Una class action di tutti i candidati al consiglio comunale e dei cittadini contro il comune di palermo per i ritardi nella pubblicazione dei dati definitivi sui voti di preferenza: "siamo di fronte ad una vera e propria aberrazione democratica. Questo nuovo sistema elettorale si è dimostrato non solo inefficiente ma soprattutto inadeguato, foriero di pericolose 'sviste' e 'interpretazioni di parte'". Questa la proposta di eusebio dalì, esponente di grande sud e candidato al consiglio comunale di palermo alle scorse elezioni con la lista del movimento arancione. "le operazioni di spoglio e conteggio dei voti per le elezioni amministrative di palermo - spiega dalì - si stanno dimostrando degne della repubblica delle banane. A più di dieci giorni dalla consultazione qualcuno sta ancora contando e ricontando le preferenze, non vi è certezza sui dati definitivi e ci sono forti dubbi di trasparenza e regolarità. L'incompetenza dell'elefantiaca macchina amministrativa messa su per queste elezioni - aggiunge - ha calpestato i diritti dei cittadini e dei candidati. I responsabili devono pagare".
Palermo, una class action per i ritardi sui dati elettorali
Una class action di tutti i candidati al consiglio comunale e dei cittadini contro il Comune di Palermo per i ritardi nella pubblicazione dei dati definitivi sui voti di preferenza: “Siamo di fronte ad una vera e propria aberrazione democratica. Questo nuovo sistema elettorale si è dimostrato non solo inefficiente ma soprattutto inadeguato, foriero di pericolose ‘sviste’ e ‘interpretazioni di parte'”. Questa la proposta di Eusebio Dalì, esponente di Grande Sud e candidato al Consiglio comunale di Palermo alle scorse elezioni con la lista del movimento arancione. “Le operazioni di spoglio e conteggio dei voti per le elezioni amministrative di Palermo – spiega Dalì – si stanno dimostrando degne della Repubblica delle Banane. A più di dieci giorni dalla consultazione qualcuno sta ancora contando e ricontando le preferenze, non vi è certezza sui dati definitivi e ci sono forti dubbi di trasparenza e regolarità. L’incompetenza dell’elefantiaca macchina amministrativa messa su per queste elezioni – aggiunge – ha calpestato i diritti dei cittadini e dei candidati. I responsabili devono pagare”.
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