Alcuni studenti si sono sentiti male e sono finiti all'ospedale. Succede al liceo pedagogico 'danilo dolci', in via fichidindia, dalle parti di via oreto
Palermo, un scuola evacuata perché inquinata da una polvere azzurra di una discarica abusiva
ALCUNI STUDENTI SI SONO SENTITI MALE E SONO FINITI ALL’OSPEDALE. SUCCEDE AL LICEO PEDAGOGICO ‘DANILO DOLCI’, IN VIA FICHIDINDIA, DALLE PARTI DI VIA ORETO
Nella Palermo delle discariche a cielo aperto, dove al massimo, bene che vada, si raccoglie l’immondizia dei cassonetti, dove centinaia di angoli verdi sono abbandonati all’incuria e ai rifiuti, succede pure che una mattina spunti una polvere azzurra. Succede pure che questa polvere azzurra abbandonata da chissà chi finisca dentro una scuola. Perché con il caldo di questi giorni è normale aprire le finestre. E succede pure che i ragazzi, respirando questa polvere azzurra, finiscano all’ospedale.
Tutto questo succede, come già ricordato, a Palermo, in via Fichidindia, a due passi da via Oreto, grosso modo non lontano dall’imbocco dell’autostrada per Catania e Messina.
Insomma, una mattina spunta questa misteriosa polvere azzurra. E alcuni studenti del Liceo padagogico, psicologico e linguistico ‘Danilo Dolci’, che ha sede in via Fichidindia, respirando questa polvere azzurra, finiscano con lo star male.
I ragazzi vengono soccorsi. Arrivano – dopo – i vigili del fuoco e i sanitari del 118 che fanno evacuare la scuola. Ottocento studenti sono costretti ad abbandonare l’edificio. Arrivano anche i vigili urbani del Nopa e i tecnici dell’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale.
Intanto dieci e più studenti si sentono male. Non hanno respirato un’aria salubre. Tutt’altro. Forse la misteriosa polvere azzurra sarà uno scarto di una lavorazione industriale. E’ quello che dovranno accertare Arpa, Nopa e uomini delle forze dell’ordine.
Intanto due studenti finiscono all’ospedale. Immaginiamo i genitori di questi due ragazzi e, in generale, degli studenti che si sono sentiti male. Mandano i figli a scuola, in un luogo che dovrebbe essere sicuro, e si ritrovano all’ospedale con i ragazzi intossicati.
Per la cronaca, anche qualche adulto ha accusato bruciori agli occhi.
L’unico dato certo, in questa vicenda, è che a Palermo, sul fronte delle ‘discariche volanti’, non esistono controlli.