Chiusa ieri sera la sessione invernale del calciomercato: un bilancio senza acquisti, mentre le altre squadre di B si sono rafforzate. Inoltre i rosa perdono il centrale sloveno e l’attaccante guineano. Tutto questo mentre in società regnano caos e confusione
Palermo, un calciomercato a fari spenti Zero arrivi, salutano Struna ed Embalo
Il mese di gennaio si è appena concluso e il Palermo ne è uscito frastornato piuttosto che rinforzato. Se a tenere banco dovevano essere le trattative e le compravendite della sessione invernale del calciomercato, le notizie da prima pagine hanno invece riguardato il caos societario, che ha regnato sovrano – tra l’altro in maniera incontrastata – giorno dopo giorno. Il Palermo conclude la sua campagna di rafforzamento (se così si può chiamare) con un incredibile zero alla casella acquisti. Non è infatti arrivato nessuno a rafforzare la rosa a disposizione di mister Stellone e se il mercato era considerato un po’ da tutti il primo vero banco di prova da affrontare per la nuova proprietà, possiamo dire senza alcun timore di smentita che questa non ha passato l’esame. Anche perché le altre squadre, dirette concorrenti e non, si sono rinforzate un po’ tutte. Ed è dunque più che logico ripensare ai fantasmi dell’anno scorso.
Se alle pendici di Monte Pellegrino non è arrivato nessun nuovo calciatore, in due hanno invece lasciato la Sicilia. A fine dicembre era stata la volta di Aljaz Struna, roccioso difensore centrale (classe ’90), passato agli statunitensi dello Houston Dynamo a titolo definitivo per circa 600mila euro (il calciatore era in scadenza). Lo sloveno ha firmato un quadriennale con gli americani. Nei giorni scorsi, invece, è toccato a Carlos Embalo, esterno offensivo classe ’95 che in rosanero non è mai riuscito a sbocciare. Per il guineano si tratta dell’ennesima cessione in prestito (questa volta al Cosenza), con diritto di opzione e di contropzione in favore del club rosanero. Detto questo, il nulla se si esclude qualche operazione minore come il rientro del difensore Simone Giuliano dal prestito alla Pro Piacenza (società in crac) e le cessioni dell’attaccante cipriota Panagiotis Louka (che torna all’Atalanta dopo il prestito in rosanero) e di Calogero Minacori, ala sinistra ceduta a titolo definitivo al Perugia.
Sulle trattative (reali, fantastiche o anche mancate) dei rosanero ha comunque pesato l’incredibile situazione di incertezza societaria venutasi a creare dopo il cambio di proprietà: se è vero che in più occasioni, ad esempio, è stata ribadita la fiducia a Rino Foschi, responsabile dell’area tecnica e uomo mercato dei rosanero, è anche vero che in alcune occasioni la nuova proprietà avrebbe fatto di testa sua, intavolando trattative senza passare dallo storico ds. E così ecco che sul mercato rosanero hanno pesato anche le ingerenze di Richardson e Holdsworth che, nonostante la figura di Foschi, hanno preso il comando delle operazioni intavolando trattative, come quella col Frosinone per Paganini, e facendo addirittura firmare un contratto: si tratta di quello di Niklas Gunnarsson, difensore centrale norvegese (classe ’91) ex Djurgarden, che è stato annunciato proprio da Richardson attraverso i social personali ma mai ufficializzato dalla società.
E a proposito, nelle ultime ore si sono allenati con la squadra anche uno spagnolo che gioca in Inghilterra (il centrocampista ex Liverpool Pedro Chirivella), un nigeriano (anche lui gioca in Inghilterra) e un camerunense (che invece gioca negli Stati Uniti). In B però c’è una norma che impedisce l’ingaggio di giocatori extracomunitari, così Foschi non ha depositato i contratti, praticamente già pronti, dei calciatori. Così come non ha consegnato quello di Gunnarsson, che qualche giorno fa ha firmato per un anno e mezzo, e che quindi a tutt’oggi resta un calciatore svincolato. Ed ecco così che nell’ultimo giorno di mercato si era fatta strada la notizia (anche questa mai ufficializzata) di un licenziamento di Foschi da parte dell’amministratore delegato Emanuele Facile e delle dimissioni dalla carica di presidente di Clive Richardson.
Infine, c’è anche un piccolo retroscena grottesco per quel che riguarda le ultime ore di calciomercato. La confusione e il caos che regnano in seno al club di viale del Fante, infatti, sembrerebbero aver disorientato anche le altre società che hanno provato a trattare con i rosanero (Aleesami e Rispoli tra i più ricercati, ma nelle ultime ore si era parlato anche di possibili cessioni di Bellusci, prontamente smentita dal diretto interessato, e Chochev, cercato dal Venezia). E proprio il norvegese Aleesami è stato ieri sera il più vicino a salutare la Sicilia: il suo entourage aveva infatti trovato l’accordo col Frosinone, ma la società ciociara non è riuscita a interagire con nessuno del club rosanero. L’affare è dunque sfumato e il calciatore è rimasto al Palermo. Con buona pace della squadra laziale e per la felicità (cosa che ormai da queste parti si verifica col contagocce) dei tifosi palermitani, che sarebbero stati tutt’altro che entusiasti di vedere un loro beniamino indossare la maglia gialloblu…