A Villa Niscemi è stata presentata la partnership tra il club rosanero e l'azienda leader nel settore dell'autonoleggio. «Dovevo fare qualcosa per il Palermo» - ha dichiarato il presidente Dragotto. Soddisfatto anche il primo cittadino: «In virtù di questa iniziativa invito i palermitani ad una sana autostima»
Palermo, sulle maglie torna uno sponsor locale Orlando: «Zamparini ha due trattative in corso»
A Villa Niscemi, sede di rappresentanza del Comune, questa mattina si è celebrato un matrimonio. Gli sposi? Il Palermo Calcio e Sicily by Car, nuovo main sponsor del club di viale del Fante. Il logo della compagnia leader nel settore dell’autonoleggio, fondata nel 1963 da Tommaso Dragotto, comparirà sulle maglie in tutte le gare dei rosa nel campionato di serie B 2017/18 a partire dal match contro lo Spezia in programma sabato sera al Barbera. L’accordo, di cui non sono state svelate le cifre, durerà un anno con opzione per la stagione successiva. «Il mio è un atto d’amore nei confronti della città – ha spiegato Dragotto durante la conferenza di presentazione della partnership con la società rosanero – la trattativa è stata lunga e faticosa ma sono molto contento di avere chiuso l’accordo. Sentivo l’esigenza di dare una mano e fare qualcosa per la squadra della mia città. Il mio slogan è ‘Io ci credo’ perché ci credo veramente». Dragotto è sponsor del Palermo tramite Sicily by Car e, a titolo personale, è sponsor anche di Zamparini: «Lo chiamerò e farò il possibile affinché resti alla guida della società. Ha fatto degli errori ma ha dato tanto al Palermo Calcio e per me è un simbolo».
Il numero uno del club di viale del Fante, intanto, questa mattina ha sentito telefonicamente il sindaco Leoluca Orlando: «Ho sentito Zamparini. Mi ha detto che vuole creare i presupposti per la promozione in A e, contestualmente, mi ha confermato l’intenzione di cedere la società – rivela il primo cittadino – ha due trattative in corso. Voleva dirmi i nomi dei suoi interlocutori ma io gli ho detto che non sono affari che mi riguardano. Zamparini vuole cedere ma vuole farlo con i tempi giusti e nel miglior modo possibile. Motivo per cui ritengo che sia giusto creare un clima sereno perché con un clima sereno è più facile che l’eventuale cessione vada in porto. Con un clima di tensione, invece, è più difficile vendere ad un compratore».
Un potenziale acquirente è stato Paul Baccaglini, uscito di scena dopo il mancato closing con Zamparini: «Non ho mai ricevuto da Baccaglini una lettera affinché facessi da tramite con Zamparini e ho detto apertamente che io non faccio il portalettere – ha puntualizzato Orlando – Baccaglini parli direttamente con il venditore. Il mio compito è quello di mantenere un profilo istituzionale, motivo per cui non vado allo stadio, e non devo obbligare qualcuno a cedere la sua azienda. Sul fronte societario – ha aggiunto – io in questo momento seguo le indicazioni dell’attuale proprietario, ovvero Zamparini, e farò la stessa cosa con il suo eventuale successore nel momento in cui si concretizzerà il cambio di proprietà». Orlando, prodigo di consigli per i tifosi («Invito i palermitani ad amare il Palermo a prescindere da simpatie o antipatie nei confronti di Zamparini e ad amare Palermo a prescindere da Orlando»), valorizza il legame sancito da Dragotto e dal club rosanero, rappresentato oggi a Villa Niscemi dal consulente commerciale Toni Sichera. «Ringrazio Dragotto, imprenditore palermitano che ha dimostrato il suo amore per la città e la squadra rosanero, tessera preziosa del mosaico Palermo – ha sottolineato Orlando – sfrutto questa partnership per invitare la comunità ad una sana autostima. Molti non si rendono conto della bellezza di questa città e dell’importanza che assume la squadra».