Il club di viale del Fante ha reso noti due comunicati stampa da parte dello studio legale Withers (incaricato della cessione della società) e del patron Maurizio Zamparini: «C’era un accordo da rispettare entro il 24 ottobre, ma sono arrivate soltanto copie di documenti cartacei senza valore»
Palermo, replica piccata di Zamparini a Follieri «Le sue sono fandonie, mancano le garanzie»
Dopo la nota diramata dal gruppo capeggiato da Raffaello Follieri, l’imprenditore interessato all’acquisto del club, la replica del Palermo non si è fatta attendere ed è arrivata in una doppia chiave. Il primo a replicare è stato l’avvocato dello studio legale Whiters (quello che sta curando le trattative), Sergio Anania: «Sin dall’inizio delle negoziazioni, ho ricevuto incarico di verificare l’effettiva disponibilità di fondi da parte del dott. Raffaello Follieri (o società a lui riconducibili) da apportare nella società U.S. Città di Palermo S.p.A. (“Palermo Calcio”) non per “sostenere i costi legati all’acquisizione totale delle quote societarie” ma per assicurare al Palermo Calcio le risorse necessarie per la stagione in corso e quelle successive. Purtroppo, sino ad ora, non ho ricevuto alcuna evidenza concreta di tale disponibilità». Il legale dei rosanero continua a spiegare, confermando comunque egli stesso l’aumento di capitale della società che fa capo all’imprenditore: «Dopo aver ricevuto la notizia positiva dell’aumento di capitale di EFFE 1 Limited, alle ore 10.11 di oggi ho inviato una comunicazione ufficiale agli advisors di Follieri, chiedendo espressamente di ricevere evidenza della disponibilità dei fondi o titoli a supporto dell’aumento di capitale e di organizzare a stretto giro una riunione no-stop per chiudere la trattativa. Solo qualche minuto dopo tale comunicazione, ho appreso che Follieri si era ritirato dalla trattativa perché Zamparini ha “ripetutamente messo in discussione la solidità del gruppo acquirente”».
Intanto, anche Maurizio Zamparini, che in un primo momento aveva dichiarato di leggere con sorpresa «le fandonie raccontate dal signor Follieri», dice la sua attraverso il sito ufficiale del club. «Questo mio comunicato – si legge nell’incipit – vuole chiarire ai tifosi e alla città di Palermo quanto sia falsata la realtà dei fatti rappresentati dal comunicato di Follieri». A questo punto, Zamparini spiega come Follieri lo scorso 13 agosto fece pervenire all’avvocato Anania un documento su carta intestata Deutsche Bank di Francoforte che attestava un deposito sul conto della Follieri Capital Ltd di 40 milioni di euro, ma come le verifiche successive dimostrassero che quel documento era un falso, così come le firme che vi erano apposte. «Lo studio legale Withers comunque – prosegue Zamparini nella sua nota -, continuava ad accertare e verificare l’interesse di Follieri, dandogli ancora la possibilità di fornire le garanzie richieste e da dare al Palermo per la gestione del club, sola condizione per poter avviare la cessione della Società: nulla da dare a Zamparini per la cessione della proprietà, ma capitali da immettere nel Palermo».
Lo scorso 3 ottobre venne ricevuta una lettera di manifestazione di interesse a cui «venivano allegati i valori contabili e patrimoniali della Società con il vincolo di Zamparini di non trattare con altri la cessione sino al giorno 19/10/2018, giorno di scadenza della verifica dei documenti forniti, e in caso di verifica positiva l’evidenza da parte di Follieri delle garanzie finanziarie da dare entro il giorno 21/10/18, con closing, se garanzie reali e accettate, entro il 24/10/18». Si è dunque arrivati alla scadenza e l’offerta di Follieri conteneva anche l’accettazione dell’accollo del debito di Alyssa pari a 22,8 milioni di euro, liquidità da versare a breve nei conti del Palermo. L’avvocato Anania e lo studio Withers, però, non hanno ricevuto garanzie reali, ma solo copie di documenti cartacei senza valore. «Nulla avremmo comunicato – conclude Zamparini – senza lo stravolgente comunicato di oggi a firma della società di Follieri. Il nostro ufficio legale è incaricato di monitorare ogni sua dichiarazione».