Palermo, ore decisive per il futuro dell’idea Mirri Entro lunedì servono 2,3 milioni per gli stipendi

Sono ore decisive per il futuro del Palermo. È, ancora una volta, corsa contro il tempo. Cosa farà Dario Mirri? Entro la mezzanotte di oggi l’imprenditore palermitano che a febbraio ha consentito al club di evitare la penalizzazione in classifica investendo 2,8 milioni di euro in cambio della gestione quadriennale della pubblicità al Barbera dovrà comunicare l’intenzione o meno di esercitare l’opzione di acquisto delle quote societarie. Prelazione (che scade venerdì) a sua disposizione in base all’accordo stipulato con il presidente-ponte rosanero Foschi. 

Non sono da escludere sorprese last-minute ma, tenendo conto degli ultimi rumors, filtra un certo pessimismo in merito al buon esito del piano A, quello che ruota appunto intorno alla figura di Mirri. Gli ultimi incontri avvenuti a Milano non hanno sortito gli effetti sperati: la fumata nera (almeno fino a questo momento) relativa alla creazione di un consorzio di imprenditori italiani coordinato da Enrico Preziosi e la marcia indietro del patron del Genoa in seguito alle difficoltà legate alla cessione della società ligure (operazione che a un certo punto sembrava in uno stato avanzato) hanno scompaginato i programmi del titolare della Damir chiamato, in extremis, a trovare soluzioni alternative nel caso in cui il progetto riconducibile a Preziosi dovesse tramontare definitivamente.

Se Mirri non riuscirà a sciogliere i nodi e a far valere la sua opzione scatterà il piano B. La palla passerà nuovamente in mano al duo Foschi-De Angeli (coloro che allo stato attuale detengono le quote) che proverà in tempi brevissimi a trovare acquirenti credibili e a seguire altre direzioni funzionali alle esigenze del sodalizio di viale del Fante. Foschi, che oggi dovrebbe incontrare Preziosi a Milano e che in questi giorni ha ostentato grande tranquillità («Sono sereno, sono sicuro che tutto si risolverà»), ha detto più volte di avere un paio di alternative ma il tempo, legato anche alla fattibilità di determinate operazioni (il fondo americano York Capital, intanto, continua a rimanere alla finestra in attesa di sviluppi) non gioca a suo favore.

Ci sono scadenze imminenti che vanno rispettate necessariamente. Entro lunedì servono 2,3 milioni per pagare gli stipendi relativi alle mensilità gennaio-febbraio con annessi contributi e ritenute. Quindi punto e a capo col remake del film visto il mese scorso: il Palermo deve trovare questi soldi se vuole scongiurare il deferimento, su segnalazione della Covisoc, e il rischio di una penalizzazione in classifica di quattro punti. Nell’accordo stipulato da Mirri e Foschi è prevista, sulla carta, la facoltà da parte dell’attuale presidente di chiedere all’imprenditore palermitano un altro sforzo finalizzato al pagamento degli stipendi a fronte di altri quattro anni di concessione pubblicitaria allo stadio ma questa è una strada difficilmente percorribile anche perché Mirri non sembra intenzionato ad ‘accollarsi’ un nuovo investimento senza avere garanzie di ritorno future.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]