Il tecnico è consapevole delle insidie che nasconde la gara esterna con il Venezia, squadra che naviga nei bassifondi della classifica ma stimolata dall'arrivo del tecnico Cosmi. Nella compagine rosanero, incitata oggi allo stadio da oltre cento tifosi, Rispoli al posto dello squalificato Salvi
Palermo, occhio alle trappole della Laguna Stellone: «Guai a ripetere la prova di Crotone»
Possiamo modificare l’uso delle immagini o della simbologia ma il significato del nostro accostamento non cambia. «Vietato fermarsi» è il cartello presente lungo l’autostrada verso la serie A che ha imboccato la vettura targata Palermo e, in relazione al match in programma domani sera alle ore 21 e valido per la ventottesima giornata, è anche la scritta che orienta il percorso del vaporetto rosanero in procinto di effettuare il proprio giro nella laguna di Venezia. La classifica corta che caratterizza le zone alte non consente passi falsi o battute d’arresto come quella che ha coinvolto a Crotone lo scorso 26 febbraio la macchina guidata da Stellone. E a proposito della partita di domani al Penzo, un guasto al vaporetto rosanero adagiato sullo specchio d’acqua che domina il capoluogo della regione Veneto scompaginerebbe il piano di navigazione preparato dall’equipaggio. Un piano con precise coordinate, supportate dal successo casalingo nella sfida ad alta quota con il Lecce, ma che nel territorio della Serenissima è minacciato da alcune variabili: la voglia e la necessità degli arancioneroverdi (a quota 26 punti e con una sola vittoria nelle ultime undici gare) di emergere dalle paludi della bassa classifica – la stessa trappola in pratica sulla quale i rosa sono inciampati tredici giorni fa allo stadio Scida – e il fattore Cosmi, chiamato nei giorni scorsi alla guida dei veneti al posto dell’esonerato Zenga.
Se il Palermo vorrà rispondere alla capolista Brescia (che ieri ha vinto 3-2 in rimonta a Cosenza) e consolidare il secondo posto in classifica non potrà sottovalutare le insidie legate alla presenza del tecnico perugino, spinto peraltro dal desiderio inconscio di fare bella figura al cospetto della squadra nella quale nella seconda parte del campionato di A 2010/11 con uno score di un successo e tre sconfitte non riuscì in qualità di subentrato a lasciare il segno. La gara esterna con il Venezia era già insidiosa in condizioni normali e adesso lo è ancora di più in virtù dell’avvicendamento in panchina. Evento che, di solito, provoca una scossa positiva all’interno dello spogliatoio. Serse, oltretutto, a prescindere da una tradizione negativa nei precedenti con i rosanero si trova a suo agio nelle situazioni di difficoltà (la salvezza dell’Ascoli nella passata stagione profuma ancora d’impresa) ed è in grado di dare subito alle sue squadre un’impronta soprattutto sul piano caratteriale. «Ho avuto Cosmi come allenatore al Genoa. Riesce a tirar fuori il meglio da ciascun giocatore e le sue squadre tendono sempre a dare il massimo – ha sottolineato Stellone nel corso della conferenza stampa odierna al Barbera – anche per questo motivo dovremo farci trovare pronti. Non possiamo permetterci di ripetere la prestazione di Crotone. Sarebbe un grosso errore affrontare la gara di domani pensando alla posizione di bassa classifica del Venezia che è in lotta per non retrocedere. Loro daranno tutto, saranno trascinati anche da un mini-entusiasmo dettato dal cambio in panchina e noi dovremo scendere in campo senza presunzione. Dovremo giocare con grande attenzione e umiltà, pronti a ricompattarci per poi ripartire».
Stimolato da incoraggianti prospettive di classifica («Abbiamo la grande opportunità, vincendo le prossime due gare, di staccare chi sta dietro e proiettarci verso la vetta considerando che abbiamo due gare in meno rispetto al Brescia»), Stellone è concentrato solo sulle vicende che riguardano il campo: «La situazione attuale sul fronte societario è uguale a quella della scorsa settimana e con il Lecce abbiamo vinto. In questi giorni non abbiamo affrontato assolutamente il tema relativo al possibile cambio di proprietà. Foschi (il presidente-ponte rosanero è partito oggi con la squadra che nel piazzale antistante del Barbera è stata incitata dai cori di oltre cento tifosi tra ultras della Curva Nord 12 – alcuni dei quali hanno esposto all’esterno dello stadio uno striscione in memoria dell’attore palermitano Pino Caruso scomparso giovedì all’età di 84 anni – e diverse famiglie con bambini al seguito, ndr) ci ha rassicurato e noi ci sentiamo tutelati. Ci fidiamo di lui». Il tecnico riproporrà a grandi linee la stessa formazione scesa in campo dal primo minuto sabato scorso contro il Lecce con la novità di Rispoli sull’out destro in difesa al posto dello squalificato Salvi. Il modulo sarà ancora il 4-3-1-2 con Trajkovski a supporto di Puscas e uno tra Nestorovski e Falletti, provato in questi giorni anche come seconda punta e in grado di insidiare la candidatura dell’attaccante macedone.