Palermo, non c’è luce in fondo al tunnel La Lazio espugna il Barbera di misura

Altro giro altra sconfitta: il Barbera ormai è un autentico fortino per le squadre che vengono a giocarci. Sette sconfitte su sette per il Palermo che anche oggi esce dal campo a mani vuote. Ad aggiudicarsi l’intera posta in palio è la Lazio, vittoriosa di misura. Inizio coraggioso da parte dei rosa, che cercano sin da subito di prendere l’iniziativa con Nestorovski. Palermo nuovamente pericoloso al quarto d’ora, discesa di Aleesami sulla sinistra e il norvegese in area non trova l’attaccante rosanero. Il primo squillo biancoceleste arriva cinque minuti più tardi, ma il destro di Immobile si spegne a lato. Lazio pericolosissima un minuto più tardi: cross di Lulic, sinistro al volo di Immobile e palla sulla traversa. Gli ospiti cominciano a prendere campo e al 31’ passano: percussione di Basta sulla destra, il serbo supera Aleesami, entra in area e serve Milinkovic-Savic che da due passi non sbaglia. I rosa faticano a reagire e rischiano di capitolare nuovamente in un paio di occasioni, poi hanno una ghiotta occasione con Nestorovski, dopo un cross di Morganella dalla destra, ma la sfera esce di un niente. Nella ripresa fuori Diamanti per Quaison, il Palermo fatica ad affacciarsi in avanti e i biancocelesti sfiorano il raddoppio con Felipe Anderson e Keita. L’ingresso di Bouy porta qualità e nuove idee e i siciliani hanno una buona occasione con un sinistro potente di Jajalo murato dalla difesa ospite. Altra buona chance per i rosa con Chochev, il cui colpo di testa termina alto, la difesa della Lazio si difende con ordine. Nel finale dentro anche Lo Faso, ma i rosa restano addirittura in dieci per l’espulsione di Gonzalez, arrivata per fallo da ultimo uomo su Lombardi. Nel finale il forcing dei rosa non porta risultati e alla fine la squadra esce dal campo tra i fischi.

LE PAGELLE

Posavec 6 Se è vero che il croato dovrà per forza di cose giocare con più malizia, oggi è impossibile attribuire colpe vere e proprie all’estremo difensore rosanero. Da migliorare la coordinazione tra lui e la retroguardia.

Goldaniga 5,5 Soffre la velocità di Keita, ma non gli consente mai la giocata che manderebbe lo spagnolo in rete. Rischia tanto soprattutto con qualche passaggio in orizzontale. Nel finale viene sostituito. Dall’80’ Lo Faso s.v. Poco più di dieci minuti in campo per il giovane, troppo poco per fare veramente la differenza.

Gonzalez 4 La sua non è una brutta gara, almeno fino ai minuti finali: gioca con ordine e cerca di guidare la retroguardia. Nel finale, però, arriva un rosso diretto per un fallo da ultimo uomo di pura frustrazione: Lombardi è lanciato a rete, lui ha il passo per stargli dietro e intervenire in scivolata, ma preferisce agganciare l’avversario con una trattenuta, disinteressandosi del pallone.

Andelkovic 6,5 Unica nota veramente lieta della retroguardia rosanero: se prima Felipe Anderson e poi Keita non riescono a sfondare da quella parte, il merito è soprattutto dello sloveno, sempre pronto quando viene puntato.

Morganella 6 Schierato dal 1’ quasi a sorpresa al posto di Rispoli, lo svizzero cerca di garantire corsa e sudore per la causa rosanero. Qualche sortita offensiva di buona qualità, tenta anche il tiro in un paio di occasioni, ma con qualche compagno mancano gli automatismi.

Bruno Henrique 6 Il brasiliano si disimpegna bene e fa quel che può, cercando sempre il tipo di giocata che possa favorire i compagni di squadra che però hanno il demerito di non proporsi in avanti adeguatamente. Dal 55’ Bouy 6,5 Entra molto bene in partita, portando nuove idee e giocate. Se la qualità del giocatore in prestito dalla Juve è questa, non si capisce perché non sia praticamente mai stato utilizzato.

Jajalo 6 Cerca di garantire solidità e robustezza al centrocampo rosanero, provando anche a dare ordine. Dopo l’uscita di Bruno Henrique si disimpegna anche nel ruolo di playmaker. Prova un sinistro da fuori che viene murato dalla difesa laziale.

Chochev 5 Assente ingiustificato almeno nella prima frazione, il bulgaro comincia a fare vedere qualcosa soltanto nel secondo tempo. Una spanna, e forse più, sotto i compagni di reparto, ha un’unica occasione con un colpo di testa finito alto.

Aleesami 5 Gara dai due volti per il terzino sinistro: benino in fase di spinta, male in fase difensiva. Quando si butta in avanti, il duello con Basta è alla pari, ma quando a spingere è il diretto avversario, il norvegese va in difficoltà. Per di più sembra avere inserito una sorta di pilota automatico che lo spinge a rifugiarsi in corner anche quando non c’è bisogno. Dalla zona di sua competenza nasce l’azione che porta al gol laziale.

Diamanti 5 In campo è un fantasma, almeno in fase di costruzione e di inventiva. Per di più era diffidato e becca un’ammonizione veramente ingenua, manco fosse un ragazzino inesperto. Dal 46’ Quaison 5 Dovrebbe dare più imprevedibilità alla manovra offensiva, ma si dimostra ancora una volta l’eterno incompiuto. Su di lui potrebbe starci un rigore per un intervento scomposto di Radu, ma le immagini dànno ragione al difensore.

Nestorovski 7 Indubbiamente è il migliore tra i rosanero: nonostante tutto e tutti, nonostante la mancanza di palloni interessanti in avanti, lotta come un leone e prova a costruirsi da solo le migliori occasioni. Inoltre, arretra per prendersi il pallone e per disturbare i centrocampisti avversari.

De Zerbi 5 Non c’è luce in fondo a questo tunnel e per il tecnico si preannuncia un’altra settimana di passione. Verrà mandato via? Forse sì, forse no. La squadra oggi comincia bene mostrando di volersi riscattare, poi la Lazio viene fuori e il Palermo cala alla distanza. Rosanero troppo ingenui in troppi frangenti.

Lazio: Strakosha 6, Basta 7, Wallace 6,5, Radu 6, Lulic 6,5 (65’ Lukaku 6,5), Parolo 6, Biglia 5,5, Milinkovic-Savic 7, Felipe Anderson 6,5 (68’ Djordjevic 5,5), Immobile 6, Keita 6 (82’ Lombardi s.v.). All. S. Inzaghi 6,5.


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