E' di nuovo alta la tensione al palazzo di giustizia di palermo dopo la lettera intimidatoria ricevuta dal procuratore generale roberto scarpinato. La missiva anonima, come riporta l'edizione locale del quotidiano la repubblica, e' stata lasciata sulla scrivania dell'ufficio del magistrato che ne e' entrato in possesso il 3 settembre, al rientro dalle ferie.
Palermo, lettera minatoria al Procuratore Scarpinato
E’ di nuovo alta la tensione al palazzo di giustizia di Palermo dopo la lettera intimidatoria ricevuta dal procuratore generale Roberto Scarpinato. La missiva anonima, come riporta l’edizione locale del quotidiano la Repubblica, e’ stata lasciata sulla scrivania dell’ufficio del magistrato che ne e’ entrato in possesso il 3 settembre, al rientro dalle ferie.
Ad allarmare gli inquirenti sono in particolare i toni e i contenuti dell’anonimo che fa pensare piu’ a quelle “menti raffinatissime” di cui parlo’ Giovanni Falcone dopo il fallito attentato dell’Addaura, che a una matrice mafiosa. Chi scrive mostra di conoscere in modo approfondito abitudini e luoghi frequentati da Scarpinato arrivando a descrivere con precisione anche particolari delle sue abitazioni. L’anonimo, poi, che usa un linguaggio forbito e a tratti ossequioso, e’ a conoscenza delle attivita’ investigative avviate dal procuratore generale che – evento anomalo per un pg – seguira’ personalmente il processo d’appello al generale dei carabinieri Mario Mori, accusato e assolto in primo grado dall’accusa di favoreggiamento alla mafia.
Il magistrato si appresta a chiedere la riapertura del dibattimento, che in primo grado si e’ concluso con l’assoluzione di Mori, puntando sui legami tra i servizi deviati, l’eversione nera e Cosa nostra. Spunto che potrebbe condizionare anche il processo sulla trattativa Stato-mafia in cui Mori e’ imputato davanti alla corte d’assise. Potrebbero essere proprio le nuove indagini condotte da Scarpinato in prima persona a preoccupare chi scrive.
Nella lettera piu’ volte l’anonimo invita il pg a rientrare nei ranghi a non sottovalutare l’intelligenza e i mezzi dei suoi avversari. Dell’intimidazione si occupera’ la procura di Caltanissetta che visionera’ anche le immagini delle videocamere piazzate nell’ufficio del magistrato, un ufficio che ha mostrato diverse lacune nella sicurezza. Alla stanza del procuratore si accede, oltre che dalla segreteria, da un altro ingresso fuori dal controllo della videosorveglianza. (ANSA).