Il comune non ha ancora capito che una parte di questi parcheggi a pagamento sono illegittimi. Altro che doppia sanzione (peraltro pure illegittima!)
Palermo: l’Amministrazione di Leoluca Orlando ‘bocciata’ sulle strisce blu
IL COMUNE NON HA ANCORA CAPITO CHE UNA PARTE DI QUESTI PARCHEGGI A PAGAMENTO SONO ILLEGITTIMI. ALTRO CHE DOPPIA SANZIONE (PERALTRO PURE ILLEGITTIMA!)
Il Comune di Palermo eternamente in ‘bolletta’ cerca soldi. Dove trovarli? Da qui la pensata ‘originale’ da parte dell’Amministrazione comunale: con le strisce blu. Ovvero con i parcheggi a pagamento. Magari con una doppia sanzione.
Ma l’idea non piace alla vice presidente vicaria del Consiglio comunale, Nadia Spallitta. Che precisa:
“La notizia relativa all’applicazione di una doppia sanzione in materia di strisce blu a mio avviso merita un approfondimento. In primo luogo non è pensabile la duplicazione di una sanzione per una stessa violazione; in secondo luogo, in mancanza dell’istituzione di Zone a traffico limitato, secondo le norme del Codice della strada, non è consentita la creazione di strisce blu non accompagnate dalla contestuale istituzione di aree di sosta gratuita (vedi sentenza Cassazione 116/2007)”.
La storia non è nuova. Da tempo di parla di strisce blu fuori legge. Se n’è occupato anche – e più volte – il nostro giornale.
“Pertanto a Palermo, a mio avviso – sottolinea sempre Nadia Spallitta, che nella vita fa l’avvocato – buona parte degli stalli a pagamento sono illegittimi, tant’è che numerosi ricorsi presentati in materia dai cittadini al Giudice di pace vedono soccombente l’Amministrazione comunale, con conseguenti oneri economici a carico della stessa che si trasformano in altrettanti gravosi debiti fuori bilancio. In relazione a ciò sto predisponendo un’apposita interrogazione”.
Insomma, il Comune va per cercare soldi dai cittadini palermitani che non sanno dove parcheggiare l’automobile e rimane fregato.
“Tra l’altro al riguardo, in sede di adozione del Piano urbano del traffico – ricorda sempre la battagliera vice presidente del Consiglio comunale di Palermo – il Consiglio comunale ha rinviato ad una verifica e ad una riclassificazione delle strisce blu eliminando quelle create in contrasto con le norme del Codice della strada, o sprovviste di aree gratuite limitrofe, per cui un eventuale regime sanzionatorio deve comunque essere preceduto da una riorganizzazione più generale del sistema della sosta a Palermo”.
“Infine – aggiunge – credo che l’intera vicenda relativa ai rapporti con l’Apcoa debba essere rivisitata ed occorra fare chiarezza sull’effettiva osservanza dei limiti di legge in relazione alla durata massima ed ai contenuti delle concessioni in questa materia”.
In effetti Apcoa è una società privata con sede a Mantova, chiamata dai ‘geni’ della passata Amministrazione di Diego Cammarata a gestire le strisce blu di Palermo!
Sul ruolo di Apcoa si sono già pronunciati i giudici di pace, bocciando le multe di questa società mantovana “perché una società privata non può comminare sanzioni amministrative e i termini della notifica stabiliti dalla legge non sono rispettati”.
“Tra l’altro – conclude Nadia Spallitta – non possono essere introdotte sanzioni amministrative (vedi ‘penali’ Apcoa) che non siano previste dalla legge. Anche da questo punto di vista dubito sulla legittimità della doppia sanzione amministrativa”.
Insomma: la gestione delle strisce blu, da parte dell’Amministrazione comunale di Palermo, come i tirocini formativi del Governo regionale di Rosario Crocetta, ovvero un gran ‘casino’?