Palermo, la trasferta di Torino vista da Tonino Asta «La salvezza non è impossibile, ma servono punti»

Nel corso della storia recente, per molti Torino-Palermo non è mai stata una partita come le altre. Per lui, siciliano di nascita (alcamese per l’esattezza), ma torinese d’adozione, questa sfida riveste sicuramente un sapore ancora più speciale. Tonino Asta, ex esterno classe ’70 e al momento allenatore disoccupato dopo l’esonero dello scorso febbraio alla FeralpiSalò, ha scritto pagine importantissime della storia granata (squadra di cui è stato anche capitano) e, dal 2002 al 2004 ha vestito la maglia rosanero chiudendo in Sicilia la carriera anche a causa di un brutto infortunio alla caviglia. Adesso l’attualità parla di due squadre in posizioni abbastanza differenti di classifica, con i siciliani che hanno bisogno di punti pesanti per ambire a una salvezza che a molti sembra impossibile: «È una gara in cui chi ha da perdere è il Palermo – spiega a MeridioNewsperché deve essere in grado di fare una partita per portare a casa punti e restare agganciato al treno che ora conta più che mai. A ogni partita si dice che sarà quella della svolta. Questa però lo deve essere sul serio se si vuole sperare di arrivare all’ultima partita contro l’Empoli in una determinata situazione. Inoltre se si vogliono mantenere accese le speranze di salvezza è una partita da non sbagliare».

Ex della gara, sta conquistando tutti a suon di gol con la maglia granata: il Gallo Andrea Belotti affronterà il suo passato e cercherà il suo primo gol contro il Palermo: «Belotti probabilmente è sempre stato il rammarico più grosso di Zamparini. Questo ragazzo sta dimostrando grandi cose e speriamo diventi un punto fermo anche per la Nazionale. È un attaccante veramente universale, davanti fa molte cose e fa anche gol in molti modi diversi. In questo momento è un giocatore difficilissimo da marcare perché in area si fa rispettare. Però torno a dire che in questa partita servono pochi calcoli, perché il Palermo deve portare a casa dei punti troppo importanti». In occasione del match contro i siciliani, inoltre, l’attaccante indosserà la fascia di capitano: «È stato bravo Mihajlovic che poco tempo fa l’ha data a un altro giovane (Benassi, ndr). Questa è la dimostrazione che il Torino vuole puntare sui giovani italiani e questa è una bella cosa se si pensa che la maggior parte delle squadre hanno tanti stranieri. Per Belotti sarà una bella responsabilità, però il Torino e Mihajlovic vogliono fare capire che in squadra ci sono tanti giovani italiani bravi e questa ne è la dimostrazione».

Altro ex della partita sarà il centrocampista Alessandro Gazzi, arrivato a Palermo nel corso dello scorso calciomercato estivo dopo quattro stagioni vissute in maglia granata. Per i tifosi del Torino è comunque rimasto una sorta di bandiera: «Gazzi è un giocatore che a Torino rimpiangono tutti perché riusciva a fare le due fasi di gioco, soprattutto da play davanti alla difesa. Questo è quello che un po’ è venuto a mancare quest’anno al Torino e che Valdifiori ha fatto bene solo a tratti. È un giocatore che qui ha lasciato il segno e sicuramente per lui sarà una partita particolare. Lo sarà ancora di più quando scenderà in campo: lì non bisogna pensare più a niente perché è una partita troppo importante per il Palermo e quindi per tutti i rosanero». Chi in questo Palermo ha sicuramente stupito un po’ tutti è l’attaccante macedone Ilija Nestorovski, arrivato in doppia cifra: «Nestorovski non ha le movenze di Belotti, però è un attaccante che là davanti si muove molto e non dà punti di riferimento. Per ogni difensore affrontarlo non è mai facile. Inoltre sta facendo anche tanti gol importanti e tutti si augurano che possa continuare così da qui alla fine perché dai suoi gol passeranno veramente le speranze salvezza dei siciliani».

In molti sono scettici sul fatto che i rosa possano ancora raggiungere la permanenza nel massimo campionato, ma nelle ultime settimane, secondo Asta, c’è stata un’inversione di tendenza: «Le speranze di salvezza sinceramente sono poche – continua il doppio ex –, anche se ultimamente sono un po’ aumentate. Fino a qualche settimana fa si diceva che ormai Crotone, Pescara e Palermo erano già retrocesse. Ultimamente queste tre hanno fatto qualche punticino in più, l’Empoli è la squadra su cui fare la corsa e il Palermo in tal senso ha qualche speranza in più. Le percentuali restano basse ma la salvezza non è impossibile, cosa che prima non sembrava. Non si può comunque pensare di non portare a casa punti importanti». In chiusura non si può non parlare delle dimissioni di Zamparini e della cessione della società, anche se l’affare ancora appare molto nebuloso: «Non so cosa porterà al Palermo la cessione della società. Nonostante tutto bisogna riconoscere che Zamparini ha fatto grandi cose a Palermo. Probabilmente rimarrà come consulente. La cosa strana è che ancora non si è capito da chi è rappresentato questo fondo. Quando è così, si rimane per forza di cose un po’ scettici. Comunque è una grossa perdita per Palermo perché è stato sì un padre padrone, ma dal 2002 ha sempre fatto grandi cose seppur con alti e bassi, mantenendo la squadra per tanti anni in serie A. Qualcuno sarà contento, altri no, ma io personalmente la vedo un po’ come una sconfitta – conclude Asta – perché comunque ha riportato i colori rosanero a grandi livelli».


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