Nel match valido per la seconda giornata di campionato, i rosanero saranno di scena a San Siro contro i nerazzurri reduci dalla sconfitta rimediata sul campo del Chievo. In attesa di novità sul fronte mercato (Diamanti e Balotelli), il tecnico proverà a valorizzare le risorse a sua disposizione
Palermo, in casa Inter senza paura Ballardini: «Voglio squadra compatta»
Al culmine di giorni particolarmente frenetici, durante i quali il calcio giocato si intreccia inevitabilmente con le notizie di mercato, il Palermo si prepara alla delicata sfida contro l’Inter in programma domani alle 18 a San Siro e valida per la seconda giornata di campionato. E’ un Palermo con il cartello «lavori in corso» quello che si presenterà al Meazza. Un Palermo ancora incompleto ma destinato nelle prossime ore a cambiare pelle in virtù delle manovre che sta effettuando la società in sede di campagna acquisti. In attesa di Bruno Henrique (il centrocampista brasiliano arriverà oggi in Italia e si aggregherà ai nuovi compagni direttamente in ritiro a Milano) e di Diamanti (che deve risolvere il contratto con i cinesi del Guangzhou) e in attesa di nuovi sviluppi legati all’operazione Balotelli (una strada percorribile ma in salita sotto l’aspetto economico), Ballardini dovrà fare leva sulle risorse attualmente a disposizione per cercare di contenere l’onda d’urto dei nerazzurri.
Il Palermo che si esibirà domani alla Scala del Calcio, una proiezione di fatto della squadra vista all’opera nelle ultime partite, sulla carta è spacciato ma le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Pur avendo i favori del pronostico, infatti, l’Inter non ha vinto prima di giocare la partita e la superiorità nei confronti dell’avversario dovrà essere sancita dal terreno di gioco. La rabbia e le motivazioni dei nerazzurri, spinti davanti ai vertici del gruppo Suning dalla voglia di riscattare la sconfitta per 2-0 rimediata a Verona contro il Chievo, aumentano il coefficiente di difficoltà della gara ma anche i rosanero, che rifiutano il ruolo di vittima sacrificale, vorranno cancellare la macchia lasciata dal passo falso casalingo contro il Sassuolo. Per il Palermo, oltretutto, affrontare l’Inter in questo momento della stagione può anche essere un vantaggio. Gli uomini di Ballardini troveranno una big del campionato ma ancora in rodaggio. I nerazzurri, peraltro, devono ancora sintonizzarsi sulle frequenze del nuovo allenatore De Boer intenzionato, in base ai rumors provenienti da Appiano Gentile, a modificare l’assetto tattico proposto domenica scorsa al Bentegodi. Il 3-4-1-2 dovrebbe essere sostituito dal 4-3-3 con l’argentino Banega in cabina di regia.
Anche la cabala potrà aiutare i rosanero sul piano motivazionale: in serie A il Palermo non ha mai vinto a Milano contro l’Inter e proverà a sfatare questo tabù. Un eventuale successo a San Siro, dunque, avrebbe un sapore speciale pure dal punto di vista statistico. Un sapore addolcito dalla consapevolezza che questo gruppo, anche senza rinforzi di un certo livello, è in grado di stupire e di compiere delle imprese. «L’Inter sarà motivata dopo il ko contro il Chievo, sarà ancora più difficile – ha spiegato Ballardini – noi siamo una squadra seria e cercheremo di mettere in difficoltà i nerazzurri. Giocheremo da squadra, dovremo essere compatti e corti, con equilibrio e con le qualità che abbiamo cioè corsa e attacco dello spazio». La parola d’ordine dovrà essere «intraprendenza»: «Bisogna essere più sfacciati e attaccare la porta con più giocatori in maniera ordinata. Bisogna avere quella sana consapevolezza di avanzare con più giocatori. Servono quegli inserimenti a sorpresa con centrocampisti, esterni e attaccanti. Il Palermo dovrà essere più aggressivo nella propria metà campo – ha aggiunto – quando abbiamo la palla dovremo essere spensierati nell’attaccare la porta».
Sono ventitré i convocati. Nella lista figura anche il neo-acquisto Bouy, centrocampista che il club rosanero ha preso dalla Juventus in prestito con diritto di riscatto. Out, invece, l’indisponibile Trajkovski e Lazaar, in procinto di trasferirsi al Newcastle. A San Siro, Ballardini sembra orientato a rinunciare al tridente offensivo e a rispolverare il 3-5-1-1, marchio di fabbrica della gestione Iachini. In difesa, Andelkovic sostituirà lo squalificato Rajkovic. A centrocampo dovrebbe trovare spazio Chochev nella batteria completata da Hiljemark e Gazzi. In avanti, ballottaggio Quaison-Sallai per il ruolo di trequartista a supporto di Nestorovski. Intanto, prima ancora di scendere in campo, il Palermo ha segnato un gol e lo ha fatto nel campo della solidarietà in virtù del gesto di Zamparini che ha deciso di devolvere l’intero incasso della gara interna contro il Napoli (in programma dopo la sosta) alle popolazioni colpite dal terremoto.