Calciomercato chiuso da qualche minuto. Il bilancio delle operazioni del club di viale del Fante parla di due acquisti e tre cessioni. Nell’ultimo giorno di trattative i rosa hanno incassato i no di West Ham e Perugia per Haksabanovic e Di Carmine
Palermo, il vero colpo è stato tenere i big Mercato rosa mirato a puntellare la squadra
Mercato poco scoppiettante, ma tutt’altro che a fari spenti. Si potrebbe definire così la campagna delle compravendite invernali del Palermo. Forte del primo posto in classifica, il club rosanero certamente non aveva bisogno di rivoluzioni particolari, che fossero in entrata o in uscita. E il colpaccio, anche se manca il nome grosso, è certamente rappresentato dal fatto di aver tenuto in organico tutti i big, a partire dall’attaccante macedone Nestorovski, richiesto a più riprese dal Torino e non solo, fino ad arrivare a Rispoli, per il quale si era registrato il pressing del Cagliari. Certo, il ds Lupo ha provato fino all’ultimo a regalare ai tifosi un colpo a effetto con Di Carmine e nel pomeriggio sembrava anche esserci riuscito. Dopo aver trovato l’accordo con l’entourage del giocatore, infatti, il dirigente rosanero aveva trovato anche quello con i Grifoni che erano stati chiari: tutto sarebbe dipeso dalla situazione di Han, l’attaccante nordcoreano di proprietà del Cagliari e cercato dalla Juventus. Ebbene, in serata il calciatore è tornato a disposizione del club sardo e dunque il club umbro avrebbe dovuto cercare un ulteriore attaccante. In mattinata, invece, il Palermo aveva già incassato un altro no dal West Ham per il giovane jolly offensivo Sead Haksabanovic, dopo che ieri l’affare sembrava concluso.
In sostanza, il mercato invernale del Palermo si ferma a due acquisti e tre cessioni. Una serie di movimenti da valutare anche in base al fatto che i rosa hanno dimostrato a più riprese di essere la squadra da battere in cadetteria. I siciliani hanno prelevato dallo Standard Liegi il giovane difensore belga Corentin Fiore, un classe ’95 che Tedino ha definito «giocatore dal piede educato». Altro acquisto caldeggiato dal tecnico rosanero, che lo ha richiesto a più riprese, è stato quello dell’attaccante Stefano Moreo, strappato al Venezia di Inzaghi, per la sua capacità di essere duttile in campo e quindi adattabile a schemi e movimenti richiesti dall’allenatore. In uscita, invece, l’addio più doloroso è indubbiamente quello di Thiago Cionek, titolarissimo per Tedino, che però ha preferito giocarsi le sue chances in A con la Spal anche in vista del Mondiale con la sua Polonia. Inoltre, a salutare Palermo sono stati gli attaccanti Gaetano Monachello (che in rosa ha giocato poco e niente realizzando un gol contro la Salernitana) e Carlos Embalo (anche lui impiegato a singhiozzo e con un gol all’attivo contro il Carpi). Probabilmente l’unica cosa che è mancata ai rosa è l’ingaggio di un vice-Aleesami. Per il resto qualche operazione minore, come le cessioni di alcuni giovani: Petermann passa alla Sicula Leonzio, Setola rientra dal Cesena e viene girato al Pisa, Brasile e Mansueto vanno al Gela, Bonfiglio all’AlbinoLeffe, Plescia rientra dal Siracusa e va al Roccella e Celesia passa al Torino. Tutti questi ultimi movimenti sono a titolo temporaneo.