Palermo, il Consiglio comunale approva l’ “Anagrafe degli eletti”

I CITTADINI POTRANNO CONOSCERE I CURRICULUM E L’ATTIVITA’ PROFESSIONALE DEGLI AMMINISTRATOVI COMUNALI, COSI’ COME PREVISTO DALLE NORMATIVE NAZIONALI ED EUROPEE

Il Consiglio comunale di Palermo ha approvato questa mattina la delibera che introduce la cosiddetta “Anagrafe degli eletti”. Il provvedimento, la corsa settimana, aveva suscitato non poche polemiche. Oggi, invece, l’atto deliberativo è stato approvato all’unanimità.

Questa delibera recepisce le indicazioni del decreto legislativo n. 33 di quest’anno. In pratica, tutti gli eletti nelle cariche pubbliche – in questo caso il riferimento è ai consiglieri comunali – dovranno rendere noto i propri curriculum redatti seguendo le indicazioni dell’Unione Europea e, in generale, tutto quello che hanno fatto nella vita, a cominciare dall’attività professionale.

L’obiettivo è quello di rendere trasparente la vita pubblica delle comunità. I cittadini, in parole semplici, debbono conoscere quello che anno fatto coloro i quali vanno ad amministrare la cosa pubblica.

In parte è quello che i giornali fanno ogni qual volta si insedia una nuova amministrazione comunale, provinciale o regionale. E anche nel caso di insediamento di un nuovo Governo nazionale. Adesso questo lavoro andrà fatto in modo un po’ più approfondito e dovrà essere pubblicato sul sito di ogni amministrazione pubblica, per dare modo ai cittadini di conoscere tutto quello che è corretto conoscere sui pubblici amministratori.

Le polemiche erano insorte, la scorsa settimana, sugli aspetti professionali. Ovvero sulla condizione economica dei pubblici amministratori, in questo caso dei consiglieri comunali. Ora questo particolare ‘aspetto’ è stato superato, perché la trasparenza è ormai un imperativo categorico di tutte le amministrazioni pubbliche.

Di fatto, si sta verificando quanto chiedeva, negli anni successivi al secondo conflitto mondiale, lo scrittore Corrado Alvaro a proposito dei politici: “Democrazia – scriveva Corrado Alvaro – significa conoscere cosa c’è nelle tasche e non soltanto nelle teste di chi ci amministra”.

Non sappiamo se riusciremo a sapere cosa c’è nelle teste dei politici. Ma già sapere cosa c’è nelle tasche è un grande passo avanti.

Sull’approvazione dell’ ‘Anagrafe degli eletti’ interviene la vice presidente del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta.  “Il Consiglio comunale – dice Nadia Spallitta – ha approvato all’unanimità la delibera proposta e fortemente voluta dal presidente Salvatore Orlando relativa all’anagrafe degli eletti. Con questo provvedimento si rende pubblica e trasparente la vicenda politica e per alcuni aspetti anche personale dei consiglieri comunali e di circoscrizione. Tra le altre cose dovranno essere obbligatoriamente pubblicati sul sito internet del Comune il reddito, la situazione finanziaria e patrimoniale, le eventuali donazioni e finanziamenti acquisiti in campagna elettorale, gli atti posti in essere nell’esercizio della funzione di consigliere come interrogazioni, mozioni, interpellanze e proposte,e previo consenso anche la partecipazioni ad associazioni o enti”.

“Il Consiglio all’unanimità – aggiunge la vice presidente dell’assemblea di Sala delle Lapidi – ha altresì approvato un mio emendamento – prosegue – rivolto all’adeguamento e aggiornamento automatico dell’anagrafe degli eletti alla disciplina contenuta nel decreto legislativo numero 33 del 2013 ed nelle successive modifiche e integrazioni in materia. In questo modo la massima pubblicità e trasparenza, conformandosi anche a principi europei. Tra i contenuti, ad esempio, della nuova normativa vi è quello della obbligatorietà della pubblicità del curriculum europeo o ancora della dichiarazione di eventuali incarichi ricevuti da altri enti o società, durante il mandato consiliare”. “Ritengo che il Consiglio comunale – conclude – abbia assunto un comportamento serio e responsabile nei confronti dei cittadini, i quali potranno, da oggi, conoscere ulteriori e numerosi elementi di valutazione sulla qualità e capacità dei rappresentanti delle Istituzioni. Non posso, dunque, che esprimere soddisfazione per il risultato raggiunto”.

Positivo il commento di Alberto Mangano, presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Palermo:  “La veloce approvazione della delibera che istituisce l’Anagrafe degli eletti – dice Mangano – rimedia così ad una brutta pagina scritta dal Consiglio comunale dieci giorni fa e dimostra però la correttezza della necessità di offrire il massimo di informazione e di trasparenza nei confronti dei cittadini da parte di chi è chiamato a rappresentarli. L’emendamento che era stato oggetto dell’ostruzionismo di una parte della minoranza è stato ritirato, ma al suo posto si è fatto riferimento esplicito a quanto previsto dalla normativa vigente che è ancora più estensiva sui dati che riguardano le cariche elettive.”

Aggiunge la consigliera Giusi Scafidi: “Esprimo soddisfazione per l’approvazione della delibera: un atto dovuto ai cittadini che hanno tutto il diritto di conoscere l’attività che i loro rappresentanti svolgono dentro l’istituzione”.

 


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