Alla vigilia della gara contro la Lazio, match che evoca dolci ricordi nella sua mente, il tecnico bergamasco si sofferma sull'attualità ed esprime un giudizio sulle problematiche della formazione di De Zerbi. La fragilità emotiva il tallone d'Achille della squadra rosanero che lotterà fino all'ultimo per salvarsi
Palermo, ecco il metodo scacciacrisi Mutti: «Numeri choc? Tutto va resettato»
Battere la Lazio? Lui sa come si fa. Anzi, per essere più precisi, lui è stato l’ultimo allenatore del Palermo ad avere conquistato l’intera posta in palio contro i biancocelesti. Nell’album dei ricordi delle sfide Palermo-Lazio occupa un posto di rilievo il match vinto dai rosanero per 5-1 al Barbera il 19 febbraio 2012, grazie ai gol di Barreto, Donati, Silvestre, Budan e Miccoli (per gli ospiti a segno Kozak). Il tecnico era Bortolo Mutti. L’allenatore bergamasco, attualmente in stand-by dopo la sfortunata parentesi della passata stagione alla guida del Livorno, tra i cadetti, sa che da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. L’attualità rosanero, che potrebbe coincidere con la porzione finale del ciclo targato Zamparini, presenta una situazione critica e, facendo un confronto con il passato più o meno recente, alimenta una sensazione di precarietà giustificata dal penultimo posto in classifica e da una grave emorragia di risultati negativi.
«Partita decisiva per il futuro di De Zerbi? Al di là di questo – sottolinea a Meridionews.it il tecnico classe 1954 di Trescore Balneario, che ha guidato i rosa anche nel campionato di serie B 2001/02, al tramonto dell’era Sensi – la squadra è in un momento di difficoltà e contro la Lazio dovrà affrontare una partita non facile, affrontando una squadra forte e in grado di gestire bene le proprie risorse. Il match contro i biancocelesti, a prescindere dalla specificità legata al tecnico, ha una valenza generale che riguarda lo stato di salute del gruppo e le prospettive di classifica».
La crisi del Palermo è sotto gli occhi di tutti. Sei sconfitte consecutive e altrettanti ko di fila in casa certificano le lacune dei rosanero: «Sono numeri molto pesanti ma sia l’allenatore che i giocatori devono cercare di lasciarsi tutto alle spalle e proseguire il loro percorso. Non c’è altra strada. Alla fine le statistiche lasciano il tempo che trovano nel momento in cui una squadra riesce in un periodo delicato come questo a ritrovare le coordinate e raggiungere nuovamente un certo livello in termini di agonismo, spirito e carattere». Mutti ha visto giocare la formazione di De Zerbi e, da osservatore esterno, pone l’accento sui problemi di natura caratteriale: «La sensazione è quella di un gruppo con delle difficoltà sul piano mentale. Una squadra emotivamente fragile. Non so come mai dato che conosco solo in parte il valore tecnico del collettivo. In ogni caso – ha aggiunto – ho notato che il Palermo fa molta fatica a proporsi e che è abbastanza vulnerabile. Può influire il fatto che sia una formazione composta da diversi giovani. Risulta evidente che la squadra ha perso dei leader soprattutto sul piano caratteriale. Se può ambire alla salvezza? Nonostante le difficoltà ritengo che possa comunque giocarsi le proprie carte in campionato».