I rosanero ospitano al Barbera gli abruzzesi nel primo turno dei playoff del girone. In virtù del miglior piazzamento in classifica ai padroni di casa basta un pareggio per qualificarsi. Lucca torna a disposizione ma dovrebbe partire dalla panchina
Palermo, col Teramo è una vera e propria finale Filippi: «L’evento più importante della carriera»
Quante volte, avvicinandoci ai titoli di coda di una stagione, abbiamo sentito dire dagli addetti ai lavori: «Da adesso in poi saranno tutte finali»? E’ arrivato il momento in cui non c’è più bisogno di usare iperboli: nel caso del Palermo la sfida in programma oggi al Barbera contro il Teramo (fischio di inizio alle 15,30) e valida per il primo turno dei playoff del girone è davvero una finale. Una gara da ‘dentro o fuori’ nella quale gli uomini di Filippi, in virtù del miglior piazzamento in classifica (i rosanero sono arrivati settimi con 53 punti, gli abruzzesi ottavi a quota 52), avranno due risultati su tre a disposizione. Ha ragione chi sostiene che con i playoff inizia di fatto un nuovo torneo ma è altrettanto vero che, anche per la vicinanza temporale con la fine della regular season terminata appena una settimana fa, è difficile decontestualizzare questo spareggio dalla trama che si è sviluppata nelle ultime puntate del film ‘girato’ durante il campionato.
Pur essendo una squadra inaffidabile e a prescindere dalle insidie del match contro un avversario da prendere comunque con le pinze nonostante la netta involuzione registrata nel ritorno dopo un brillante girone di andata, il Palermo arriva alla partita odierna in buone condizioni psicofisiche. I rosanero, intenzionati peraltro a dimostrare che quello che in campionato ha rimediato contro il Teramo una sconfitta (2-0 in trasferta alla prima giornata con le reti dell’ex rosa Santoro e di Di Francesco) e un pareggio (1-1 casalingo firmato da Birligea, altro ex Primavera rosanero, e Lucca) non era il vero Palermo, sono in fiducia e vogliono cavalcare l’onda alimentata dagli ultimi risultati: due vittorie consecutive e cinque gare senza sconfitta con otto gol realizzati nelle ultime tre uscite.
Numeri alla mano, dunque, sul fronte rosanero sembrano incoraggianti le premesse in vista di una partita che vale un’intera stagione. Una gara che in condizioni normali avrebbe richiamato certamente una grossa fetta di pubblico (in questi giorni i tifosi si sono ‘fatti sentire’ tramite alcuni striscioni esposti all’esterno dello stadio spaziando dal cordoglio da parte degli Ultras Curva Sud per la tragica scomparsa delle due ragazze vittime lunedì di un incidente stradale in viale Regione Siciliana – Troppi angeli in cielo Ciao Alessia e Chiara – ai messaggi firmati Curva Nord Inferiore sia di contestazione nei confronti della società – Ti è rimasta da fare una sola cosa, venderti pure i chiodi dei muri scritto in dialetto palermitano con riferimento anche alla mancata partecipazione del club all’asta dei cimeli in seguito al fallimento della vecchia società e Non è questa la società che vogliamo Fino alla fine la squadra sosteniamo – sia di supporto pieno ai giocatori con un Fino alla Fine a caratteri cubitali) e nella quale ai padroni di casa basta un pareggio per passare il turno.
«Il Teramo è una squadra forte, allenata benissimo e composta da giocatori di assoluto livello per la categoria – ha sottolineato Filippi – l’unico nostro vantaggio è quello di avere due risultati utili ma non direi che siamo favoriti. Loro sono molto temibili e hanno lavorato bene durante la stagione. Ho cercato di fare capire ai ragazzi che da adesso bisogna guardare solo il presente, non dobbiamo guardare indietro anche perché sarebbe uno spreco di energie ripensare sia alle cose fatte bene che a quelle fatte male. Inizia un altro torneo con partite secche e ci dobbiamo concentrare solo su questo. Per me è l’appuntamento più importante della carriera». La gara secca può essere adatta alle caratteristiche di un Palermo che finora in questa stagione ha steccato raramente le partite clou: «Abbiamo trovato degli equilibri e acquisito una identità. I ragazzi, che si allenano benissimo e con intensità e che in campo applicano ciò che provano durante le sedute, hanno trovato delle certezze e su queste devono continuare a fare leva. Che match mi aspetto? Una sfida aperta da entrambe le parti, una bella partita».
Per la gara contro la compagine guidata da Paci, che ritrova il difensore Trasciani dopo il turno di squalifica e che potrà contare regolarmente sul portiere titolare Lewandowski uscito malconcio domenica scorsa durante la sfida interna vinta 2-0 dai biancorossi contro la Viterbese, sono ventuno i convocati. Lucca, out dallo scorso 7 aprile a causa di un infortunio al ginocchio sinistro, torna tra gli effettivi ma con ogni probabilità partirà dalla panchina. Nel ruolo di prima punta, dunque, spazio nuovamente a Rauti supportato da Floriano e uno tra Kanouté, Santana e Silipo. Il centrocampo dovrebbe essere quello visto domenica a Francavilla Fontana con De Rose e Luperini interni e le fasce presidiate a sinistra da Valente (uomo-playoff dato che sta per disputare gli spareggi post-season per la sesta volta di fila con cinque maglie diverse e uomo in più dei rosanero in questo momento anche in virtù di un ottimo momento di forma sancito dai quattro gol realizzati nelle ultime quattro gare giocate) e a destra da Doda. Che in qualità di alter ego dell’indisponibile Almici dovrebbe essere confermato in mediana considerando che Accardi, a meno di sorprese dell’ultim’ora e complice il forfait sia di Somma (che nei giorni scorsi ha avvertito un nuovo fastidio al piede) sia di Palazzi, sarà riproposto nella linea a tre difensiva assieme in questo caso a Lancini (favorito su Peretti e Marong) e Marconi.