L’incendio nella notte, ancora incerte le cause e non si esclude la matrice dolosa. I vigili hanno domato il piccolo rogo in un paio d’ore, le fiamme hanno causato un vetro in frantumi e l’annerimento di una scrivania
Palermo, aria sempre più calda Botteghino Curva Nord in fiamme
Atmosfera sempre più tesa, o si potrebbe dire sempre più calda, fra il Palermo e i propri tifosi. La scorsa notte, infatti, i vigili del fuoco hanno domato un rogo che si era sviluppato all’interno del botteghino della Curva Nord dello stadio Barbera e divampato ieri sera. Ancora incerte le cause che hanno portato alla combustione, così come non si conosce l’entità precisa dei danni. Visto il clima di tensione, gli inquirenti non hanno escluso la possibile matrice dolosa, ma tutte le ipotesi sono ancora da confermare. La biglietteria sita in viale del Fante, vicino lo stadio delle Palme, è un prefabbricato che contiene al suo interno cinque sportelli e altrettante postazioni di lavoro.
I vigili sono subito intervenuti, allertati da alcuni passanti che hanno subito fatto partire le dovute segnalazioni. Il piccolo incendio è stato domato del tutto nel giro di un paio d’ore circa, i pompieri si sono inoltre accertati della messa in sicurezza dell’intera struttura che ha riportato alcuni danni evidenti come un vetro in frantumi e una scrivania, presente all’interno della postazione, annerita per il fuoco. Nessuna reazione, sui social network da parte dei tifosi che hanno preferito non commentare quanto accaduto, così come anche il club di viale del Fante, tramite i propri canali ufficiali, ha preferito non dare particolare risalto allo spiacevole episodio.
Qualora fosse confermata la matrice dolosa dell’accaduto, questo del botteghino sarebbe soltanto l’ultimo, e più grave, episodio di un malcontento generale manifestato dalla tifoseria rosanero: qualche settimana fa la città si è svegliata quasi interamente tappezzata da piccoli manifesti con l’immagine del patron del Palermo, accompagnata dalla scritta «Zamparini vattene!». La scorsa settimana, invece, la contestazione ha riguardato non soltanto l’imprenditore friulano, ma anche i giocatori: i tifosi si sono dati appuntamento fuori dai cancelli di Boccadifalco e si sono ritrovati lì circa in 300, impedendo ad alcuni calciatori di accedere alla struttura e allenarsi regolarmente. In quel caso, diversi i momenti di tensione, ma nessun danno a persone o cose.