L'ex ad rosanero, uno dei candidati all'acquisizione del titolo sportivo, si è pronunciato nei giorni scorsi durante un evento finalizzato a celebrare, in questo momento di incertezza per il futuro dei ragazzi, il lavoro svolto in questi anni dal settore giovanile
Palermo, anche i giovani al centro dei nuovi progetti Sagramola: «Chi vincerà dovrà puntare sul vivaio»
E’ uno dei punti presenti nell’avviso pubblicato venerdì scorso dall’amministrazione comunale. Nell’ambito del piano triennale attraverso il quale andrà rilanciato il calcio a Palermo è richiesta anche la gestione e valorizzazione del settore giovanile. Un tasto premuto nei giorni scorsi da Rinaldo Sagramola, uno dei candidati (in tandem con l’imprenditore Dario Mirri) all’acquisizione del titolo sportivo del club di viale del Fante per la ripartenza dalla serie D. «A differenza delle partite di calcio in cui c’è anche il pari, in questo caso non esiste pareggio. O si vince o si perde – ha dichiarato l’ex amministratore delegato rosanero – noi speriamo di vincere ma potremmo anche perdere. Chi si aggiudicherà il bando, in ogni caso, dovrà puntare sui giovani e su un settore che va ricostruito con ambizioni di crescita. Invito i ragazzi a non disperdersi e faccio questo appello anche alle famiglie. Aspettiamo un attimo confidando nel fatto che la nuova compagine societaria, qualunque essa sia, avrà un occhio di riguardo nei confronti del vivaio».
Il dirigente romano ha pronunciato queste parole sabato pomeriggio durante un evento (organizzato dal sito Mediagol al San Lorenzo Mercato) finalizzato in questo momento pieno di incognite a celebrare il lavoro svolto in questi anni dalla cantera rosanero, fiore all’occhiello di una società che ha imboccato ormai il viale del tramonto. Oltre ad alcuni tecnici (Zammitti dell’Under 14 sperimentale e Chiappara, arrivato ai quarti di finale della poule scudetto nel 2018/19 alla guida dell’Under 15 nazionale) e a membri degli staff con i dirigenti accompagnatori, erano presenti alcune formazioni dei baby rosanero come i Pulcini e l’Under 13 femminile.
In prima fila anche Pietro Ruisi, allenatore che coordina il lavoro dei ragazzi occupandosi specificamente della tecnica di base. «Quello del settore giovanile è un patrimonio che deve essere tutelato. Io ripartirei dai ragazzi dai 14 ai 16 anni in modo tale da ritrovare successivamente una base solida. Prospettive societarie? Ho un’idea che intendo proporre al sindaco, quella di chiamare il nuovo club FBC Palermo indicando con F e B Falcone e Borsellino, due figure storiche e due icone della nostra città». Il dibattito sul valore e l’importanza del settore giovanile ha coinvolto anche Rosario Argento, ex responsabile del vivaio della società di viale del Fante: «Il settore giovanile non ha uno scopo pubblicitario. L’unico obiettivo, nell’ottica della crescita dei ragazzi, è quello di essere al servizio della prima squadra».