Palermo, allenatore e ds primi nodi da sciogliere Per il post Rossi in lizza ci sono Iachini e Corini

Allenatore e direttore sportivo. Sono i primi pilastri del nuovo edificio rosanero sul quale interverrà la proprietà Arkus Network. E sono i punti in cima alla lista di priorità nell’agenda del direttore generale Fabrizio Lucchesi. Il nodo verrà sciolto in questi giorni: entro la fine della settimana il Palermo avrà una guida tecnica e un ds. Per quanto concerne la prima figura, il profilo sarà certamente diverso da quello di Delio Rossi, tecnico con il contratto in scadenza il 30 giugno e al quale Lucchesi (nel corso di un breve incontro avvenuto ieri a Roma) ha comunicato l’interruzione del rapporto professionale.

Chi sarà, dunque, l’erede dell’allenatore di Rimini? Molto probabilmente uno il cui cognome ha la desinenza in ‘ini’: può essere uno tra Giuseppe Iachini (il tecnico marchigiano, promosso in A alla guida dei rosa nel 2014, è alla finestra in attesa di capire anche se ci sono i margini per una permanenza nella massima serie in seguito agli ultimi rumors relativi ad un interessamento da parte di Sampdoria e Spal) ed Eugenio Corini, altro ex rosanero (sia in qualità di giocatore che di allenatore) in procinto di conoscere il suo futuro subordinato agli sviluppi di un incontro imminente con Cellino, presidente del Brescia con cui il Genio ha centrato nella stagione da poco conclusa la promozione in A. E a proposito di cognome che finisce in ‘ini’, sul fronte rosanero occhio anche a Vincenzo Vivarini, giunto dodicesimo con l’Ascoli e che Lucchesi conosce bene avendo lavorato con lui a Latina. Nei radar, inoltre, è entrato pure il marsalese Pasquale Marino che, dopo l’esperienza sulla panchina dello Spezia, potrebbe essere stuzzicato dall’idea di sposare la causa del Palermo targato Arkus.

Nelle prossime ore verrà risolto anche il rebus direttore sportivo. Poltrona occupata ancora da Rino Foschi legato alla società di viale del Fante fino al giugno 2020. Lucchesi, che a gds.it lo ha definito «un ds strepitoso», ha già manifestato l’intenzione di rinnovargli la fiducia ma la conferma del dirigente romagnolo è tutt’altro che scontata. Foschi potrebbe soffrire una collocazione diversa all’interno di una struttura più articolata rispetto al recente passato e difficilmente godrebbe di quella centralità che, al netto delle invasioni di campo degli operatori inglesi durante il caotico interregno della cordata britannica, ha avuto anche a Palermo. Salvo sorprese, dunque, sarà divorzio anche con Foschi. Il suo sostituto? E’ tornato d’attualità il nome di Aladino Valoti, dirigente che prese il posto di Fabio Lupo nel febbraio 2018 e che è ancora sotto contratto.

Nel processo di costruzione della squadra, in ogni caso, la regia sarà affidata a Lucchesi. Chiamato a conciliare la volontà di allestire un organico competitivo con l’esigenza di rimanere dal punto di vista economico all’interno di determinati parametri. Contenimento dei costi e abbassamento del tetto-ingaggi saranno due linee guida che orienteranno le manovre del dg toscano, intenzionato a costruire un gruppo composto soprattutto da giocatori futuribili da affiancare a un paio di elementi navigati come ad esempio il portiere Brignoli. Chi è in scadenza di contratto non sarà confermato: Jajalo è di fatto un nuovo giocatore dell’Udinese e ha le valigie pronte anche l’esterno sinistro norvegese Aleesami. Qualche spiraglio in più, invece, in merito alla permanenza del portiere Pomini e del terzino destro Rispoli il cui ingaggio, tuttavia, non è in linea attualmente con le esigenze finanziarie del club. Pur non essendo in scadenza, sono in bilico anche Moreo, Nestorovski (nel mirino della Stella Rossa di Belgrado), Puscas (il nazionale rumeno è monitorato dalla Steaua Bucarest) e Trajkovski.


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