Lunedì c'è stata la cerimonia alla presenza anche del sindaco Salvo Pogliese. «Alcuni di noi sono costretti a dormire in macchina», lamenta un cittadino a MeridioNews. Nel primo pomeriggio la situazione si è sbloccata e le persone sono entrate in casa
Palazzo cemento: dopo consegna assegnatari restano fuori Assessore: «Tutto l’immobile è ancora senza luce e acqua»
«Ci hanno dato le chiavi degli appartamenti ma ce li hanno soltanto fatti vedere il giorno della consegna. Poi, ancora, non siamo potuti entrare». È Antonio Mirabella a farsi portavoce della protesta degli assegnatari dei 96 alloggi popolari del palazzo di cemento. Con due anni di ritardo sul cronoprogramma previsto, la affollata cerimonia alla presenza del sindaco Salvo Pogliese è andata in scena lunedì.
Più che una consegna delle case sembra essere stata una consegna delle chiavi di casa. Dal momento in cui sono entrati per dare un’occhiata agli appartamenti, gli assegnatari sono rimasti fuori. «Sono momenti di assestamento – spiega a MeridioNews l’assessore ai Lavori pubblici Enrico Trantino – L’intero immobile è senza luce e senza acqua. Questo perché, finiti i lavori del cantiere, la ditta ha chiuso il contratto mentre noi pensavamo di fare direttamente la voltura». Sembrava fatta e, invece, per le torri del quartieri Librino è arrivato l’ennesimo ritardo. «Oramai è questione di 48 ore – assicura l’assessore – anche se forse essendoci anche il sabato di mezzo potrebbe slittare direttamente a lunedì», si corregge subito Trantino per evitare di fare un altro nodo al fazzoletto difficile da sciogliere.
«Noi non ce la facciamo più. Siamo arrivati al limite della sopportazione – racconta Mirabella – anche perché purtroppo tra noi ci sono anche persone che vivono realtà difficili. Famiglie in situazioni di necessità, persone con disabilità anche gravi e anche qualcuno che nell’ultimo periodo è stato anche costretto a dormire in macchina». Per questo sotto l’edificio, un tempo simbolo del degrado e che ha rappresentato il centro di potere della famiglia mafiosa degli Arena, si sono radunate circa quaranta nuclei di assegnatari. Dopo ore di protesta, gli animi si stanno anche scaldando. «La procedura di assegnazione poteva essere fatta in modo più oculato – dichiara il responsabile delle Politiche abitative della Cgil Dario Gulisano, che si trova sul posto – anche tenendo conto del fatto che le persone sono già stanche dopo tutto il tempo in cui hanno dovuto aspettare e le i ritardi che hanno dovuto sopportare».
Aggiornamento delle 16.00
Dopo le proteste di questa mattina, gli assegnatari sono entrati nelle abitazioni. L’assessore Trantino fa sapere a MeridioNews che le informazioni di cui era in possesso erano parzialmente inesatte: «In realtà, la luce c’era nell’immobile mentre invece per l’acqua la questione è stata risolta in tempi brevi». Al momento, non è chiaro se alla base del mancato accesso degli inquilini subito dopo la consegna delle chiavi ci fossero anche questioni legate alla vigilanza dell’immobile in attesa che tutti gli alloggi vengano assegnati ai legittimi destinatari.