Il 29enne Davide Ravidà è stato arrestato dai carabinieri dopo un interrogatorio durato diverse ore. L'aggressione è avvenuta venerdì sera. A chiamare le forze dell'ordine un cittadino che aveva sentito il colpo d'arma da fuoco
Pagliara, allevatore spara al fratello con un fucile La lite per dissidi nella conduzione dell’azienda
Si trova al carcere di Gazzi di Messina, con la pesante accusa di tentato omicidio, il 29enne Davide Ravidà. Venerdì sera ha esploso un colpo di fucile contro il fratello più piccolo di un anno. È stato arrestato dai carabinieri della compagnia Messina sud che per primi si sono recati nell’azienda zootecnica di proprietà dei due fratelli.
Entrambi infatti sono allevatori e gestiscono un’impresa a Pagliara. E proprio mentre erano all’interno della loro azienda è scoppiata la lite. Dopo ore di accertamenti e di interrogatorio i militari, coordinati dalla procura di Messina, hanno ricostruito quanto successo. Alla base della lite ci sarebbero motivi di carattere economico, legati anche alla gestione dei capi di bestiame. Il 29enne, accecato dalla rabbia, avrebbe imbracciato il fucile colpendo il braccio sinistro il fratello, che dopo essere stato ferito ha chiesto aiuto a un amico.
Si è quindi allontanato sull’auto del suo soccorritore lungo la strada provinciale verso Pagliara dove è stato intercettato da un’ambulanza del 118 e trasportato al policlinico universitario di Messina. La vittima è stata poi trasferita nella serata di ieri al Papardo. Non è in pericolo di vita ma le sue condizioni sono tenute sotto controllo perché la ferita riportata al braccio e comunque seria.
Il fratello Davide, dopo aver fatto fuoco, si è spostato all’interno di una zona boschiva ma è stato rintracciato dai carabinieri che nel frattempo avevano ricevuto la segnalazione di un colpo di arma da fuoco. Portato in caserma, è cominciato il lungo interrogatorio e che si è concluso con l’arresto.