Ospedale Vittorio Emanuele, aggredite due infermiere Sindacato: «Cittadini esasperati se la prendono con noi»

«È inconcepibile che, ancora oggi, dopo appelli, denunce, richieste di incontri con i prefetti e comunicati stampa, gli infermieri che operano in prima linea per la tutela del cittadino siano fatti oggetto di aggressioni vili». Così Calogero Coniglio, segretario regionale del Fsi-Cni, sindacato indipendente degli infermieri, denuncia il primo caso del 2015 in un ospedale catanese, ma che viene dopo una lunga serie nell’anno appena passato. Stavolta è toccato a due infermiere del pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele. «Un uomo, la notte del 2 gennaio intorno alle ore 1.15, ha minacciato due infermiere con un coltello seminando il panico tra i pazienti, oltre 15 persone, in attesa di essere soccorsi con codici gialli e verdi», racconta Coniglio.

L’uomo avrebbe sofferto di problemi psichici ed etilismo. Quando sono cominciate le minacce nei confronti delle due lavoratrici, due vigilantes intervenuti lo hanno immobilizzato, mentre gli infermieri chiamavano la polizia. «È stato disposto il Tso con ricovero nel reparto psichiatria del Vittorio – continua il sindacalista – Questa volta gli infermieri hanno esposto denuncia». Ma l’aggressione, per Coniglio, rende evidente il motivo delle richieste dell’organizzazione dei lavoratori: «Chiederò ancora una volta un incontro urgente con il prefetto e il questore. Serve necessariamente un posto di Polizia al pronto soccorso».

L’allarme aggressioni nei pronto soccorso era già stata sottoposta dal Fsi-Cni quasi un anno fa, a febbraio 2014, alle procure siciliane così come ai prefetti e ai sindaci di Palermo e Catania. A questo si aggiungono poi due interrogazioni parlamentari – una alla Camera e una al Senato -, «ma sempre senza alcun riscontro», spiegano dal sindacato in una nota. «Chiederemo al prefetto di convocare un tavolo urgente con questore, sindacato e direttori generali per trovare assieme una soluzione ragionata e mirata», aggiunge Calogero Coniglio.

E a cercare di spiegare le cause di questo aumento delle aggressioni agli infermieri di tutta Italia è Gisella Vecchio della Fsi-Cni Catania: «Il problema è la carenza del personale infermieristico presente negli ospedali: siamo pochi, con il rischio sbagliare ed essere anche facilmente denunciati – continua Vecchio – I cittadini non si fidano più». Gli stessi cittadini costretti a lunghi tempi di attesa e a servizi inadeguati. «Familiari e pazienti esasperati se la prendono con infermieri e medici, non solo protestando, ma con vere e proprie aggressioni», conclude Coniglio.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]