Ortigia, ritiro convenzione solarium di Calarossa Legale: «Ditta Kalliope valuta un ricorso al Tar»

Nessuna pedana o piattaforma, niente lettini, ombrelloni, bar, docce o gazebo. Con una determina dirigenziale del 7 marzo firmata dal dirigente del settore Reti e Infrastrutture, Natale Borgione, il Comune di Siracusa ha messo nero su bianco la decisione di ritirare la «convenzione per la realizzazione e la gestione dell’attrezzatura a servizio della fruizione della spiaggetta Calarossa» sul lungomare di Levante, nei pressi di via Santa Teresa in Ortigia.

«Per una serie di circostanze – si legge nel documento pubblicato sul sito dell’ente comunale – l’oggetto della procedura di manifestazione di interesse, la durata della sub concessione, l’estensione della superficie e l’allocazione sono assolutamente diversi da quelli attuali». I termini della concessione erano stati infatti aggiornati recentemente. Questa la motivazione principale affiancata da un «interesse pubblico che preme per una gestione gestione diretta della spiaggetta per essere lasciata alla libera fruizione degli utenti». 

C’è da considerare anche che, allo stato attuale dei fatti, nessuna opera è stata mai realizzata. Eppure, la convezione per la concessione alla ditta Kalliope Srl di Salvatore Giuca risaliva al 2 febbraio del 2016 ed era il frutto di un bando pubblicato dal Comune il 26 marzo di due anni prima per l’acquisizione di proposte. Due ditte avevano risposto presentando delle offerte: una era stata esclusa per non aver allegato uno dei pochi documenti richiesti, il certificato della camera di commercio. L’altra era appunto Kalliope.

La capitaneria di porto di Siracusa aveva dato all’ente comunale aretuseo la concessione demaniale di 978,05 metri quadrati di spiaggia per la prima volta nel 2001 per poi prorogarla nel corso degli anni. Il 2 febbraio del 2016 è stata quindi stipulata la convenzione fra l’ingegnere Emanuele Fortunato, nella qualità di dirigente del settore Centro storico del Comune di Siracusa e la società Kalliope Srl. La stessa impresa che gestisce uno dei due ristoranti, il Kalliope, che si trovano nello slargo di via del Consiglio regionale, nel cuore del centro storico aretuseo, tra via Roma e via Cavour.

Nella determina con cui viene ritirata la convenzione si fa riferimento anche agli esposti delle associazioni ambientaliste con i quali «si sollevavano dubbi di legittimità in merito all’intero procedimento e alla concessione a terzi dell’area demaniale autorizzata». Tra i primi a opporsi al progetto c’è stato il comitato Ortigia sostenibile che aveva riscontrato problematiche relative al bando già nel 2014. In questi tre anni, anche la circoscrizione Ortigia, il coordinamento di associazioni Sos Siracusa, oltre a residenti e ristoratori della zona, hanno espresso la loro netta opposizione alla realizzazione della piattaforma.

È anche per questo che il 24 gennaio, l’ingegnere Fortunato ha dato comunicazione alla ditta «di avvio del procedimento di annullamento in autotutela della sub concessione demaniale», dopo aver verificato che non ci fossero situazioni anche potenziali di conflitto di interesse. In seguito a ciò, però, dopo circa venti giorni, la Kalliope Srl ha presentato le proprie controdeduzioni tramite l’avvocato Antonio Davì. «La ditta – dichiara a MeridioNews il legale della società – sta valutando se presentare un ricorso al Tar perché la procedura con cui aveva ricevuto la concessione era assolutamente legittima e, invece, la revoca di adesso non dice nulla se non che il Comune non ha più interesse a proseguire. Ma questo – conclude l’avvocato Davì – non ha alcuna legittimità e quella di revocare una convenzione ottenuta con un bando non può essere una scelta unilaterale dettata da simili motivazioni».


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