Per il sindaco di Siracusa oggi sulla zona c'è «un interesse pubblico diverso». Nel 2014 venne data a Kalliope srl per 3500 euro. Gli aspetti tecnici dell'annullamento saranno inclusi in una determina dirigenziale. Intanto, non si può escludere un ricorso da parte della società che si aggiudicò l'avviso indetto dall'ente comunale
Ortigia, il Comune ritira la concessione di Calarossa Garozzo: «Condizioni mutate, spiaggia resta libera»
L’amministrazione comunale di Siracusa ha deciso di ritirare la concessione demaniale rilasciata alla società Kalliope srl per la gestione di una parte della spiaggetta di Calarossa sul Lungomare di Levante. Prevedeva l’installazione di una pedana e una piattaforma da utilizzare come solarium con lettini, ombrelloni, bar, docce e gazebo. Il tutto all’ombra delle mura Federiciane e a un prezzo di poco superiore a 3500 euro dal 2018 al 2020. Ovvero alla stessa pagata dal Comune per ricevere la concessione dal Demanio marittimo, con l’ente locale che dunque non avrebbe preteso nulla di più da Salvatore Giuca, l’amministratore unico della società Kalliope, aggiudicataria di un bando nel 2014. «Le mutate condizioni della concessione e l’emergere di un interesse pubblico diverso rispetto a quattro anni fa – spiega il sindaco Giancarlo Garozzo – ci hanno spinto a rivedere l’idea di concedere la spiaggia in gestione per lasciarla alla fruizione libera». Dopo gli esposti delle associazioni che si sono opposte fin da subito al progetto, il primo cittadino ha dato mandato agli uffici competenti di verificare la regolarità della documentazione sulla situazione della spiaggia di Calarossa.
A occuparsi delle pratiche per il passo indietro da parte dell’ente comunale sono stati il dirigente del settore reti e infrastrutture, Natale Borgione, e quello del settore Territorio, Emanuele Fortunato. L’atto di revoca avverrà con una determina dirigenziale che sarà formalizzata alla fine della prossima settimana. I due dirigenti hanno ricostruito a ritroso la complessa vicenda a partire dal 2001, l’anno in cui la Capitaneria di porto diede in concessione la spiaggetta di Calarossa al Comune di Siracusa. L’avviso pubblico, invece, risale al 2014. A rispondere a quel bando, presentando delle offerte, furono due ditte, delle quali una esclusa perché non aveva allegato uno dei pochi documenti richiesti: il certificato della camera di commercio. Ad aggiudicarsi il bando la già citata Kalliope. La stessa che gestisce l’omonimo ristorantei nello slargo di via del Consiglio regionale, nel cuore del centro storico aretuseo, tra via Roma e via Cavour.
«Il bando vinto da Kalliope – spiega adesso Garozzo – risale al 2014. Allora in Ortigia non c’erano solarium attrezzati e il progetto veniva incontro a una richiesta che ci giungeva dai turisti. Oggi la situazione è diversa: negli anni, è stata accordata a imprenditori privati la realizzazione di due lidi capaci di soddisfare la domanda; inoltre – aggiunge – Calarossa viene scelta ormai da chi preferisce godere del mare liberamente e tra questi molti residenti. Ne abbiamo preso atto, ma è stato necessario approfondire la questione – conclude – per verificare che non ci fossero vincoli che potessero esporre il Comune a contenziosi». Per capire meglio gli aspetti tecnici che hanno portato l’amministrazione a revocare la concessione, bisognerà attendere almeno sette giorni. Ciò che è certo è che, almeno per questa stagione estiva, sulla spiaggetta di Calarossa non sorgeranno strutture. La vicenda legata alla concessione sembra, però, ancora confusa tanto che, al momento, non si può escludere che il privato decida di ricorrere impugnando l’atto amministrativo.