In una lettera a Sergio Marino, presidente dell'azienda di igiene ambientale il sindaco punta il dito sulle "criticità" nel servizio, con «riferimento all'organizzazione e alle attività di competenza delle funzioni dirigenziali». Una situazione, spiega, che non può essere «ulteriormente tollerata»
Orlando: «Non un euro in più per Rap» E per i dirigenti rischio licenziamento
«È finita l’epoca degli sprechi e dell’inefficienza». Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, lo dice chiaramente. In una lettera inviata al presidente della Rap, Sergio Marino, spiega la posizione di Palazzo delle Aquile e punta il dito contro le “criticità” nel servizio, con «riferimento all’organizzazione e alle attività di competenza delle funzioni dirigenziali». Una situazione, spiega il primo cittadino, che non può essere «ulteriormente tollerata» dall’Amministrazione e dai cittadini. E che potrebbe portare anche all’applicazione nei confronti dei dirigenti di «ogni provvedimento, anche risolutivo, del rapporto di lavoro». Intanto, però, si chiudono i rubinetti di Palazzo delle Aquile. Alla Rap non andranno risorse aggiuntive.
Nella sua lettera, che arriva dopo un incontro che lo stesso Orlando ha avuto con Marino nei giorni scorsi e nel quale è stato espresso sostegno «a proseguire nell’azione di trasparenza e per la messa a regime delle attività aziendali», il sindaco riconosce che l’arrivo dei nuovi mezzi nelle scorse settimane rappresenta un «segnale della possibilità di ripresa di efficienza». Nello stesso tempo, però, Orlando sottolinea le mancanze del servizio di raccolta dei rifiuti in città con responsabilità da «sottoporre a verifica». Per il sindaco «la crisi determinata dal fallimento dell’Amia (l’ex municipalizzata di igiene ambientale, ndr) è stata superata con uno straordinario impegno dell’Amministrazione, dei lavoratori e, soprattutto, dei cittadini». Eppure, tuona Orlando, l’attuale situazione di disservizi «non può essere ulteriormente tollerata».
Ma il sindaco fa un passaggio ulteriore. Chiarisce che per l’Amministrazione comunale sono «intollerabili» ulteriori richieste di «risorse per un servizio che deve essere reso al meglio con le risorse umane disponibili e senza aumenti di risorse economiche». Di più. Gli sprechi e i disservizi, sottolinea, producono «un danno erariale, che ho il dovere di rappresentare ad ogni organo competente». Un messaggio, quello relativo all’impossibilità che siano destinati altri soldi alla Rap dal bilancio comunale, che Orlando vuole sia reso noto a tutto il personale dell’azienda, avviando allo stesso tempo un’azione di «rigorosa verifica delle attività dei titolari di funzioni dirigenziali con conseguente applicazione di ogni provvedimento, anche risolutivo, del rapporto di lavoro».
«Nei giorni scorsi – ricorda il primo cittadino – abbiamo annunciato la riduzione del carico fiscale per la Tari ed è un impegno che intendiamo mantenere. Il Comune e tutti i cittadini hanno già dovuto sostenere negli ultimi anni un costo enorme dovuto al fallimento dell’Amia e per mantenere viva una struttura che garantisse servizi, pulizia e decoro. Oggi è bene che tutti coloro che hanno beneficiato di questi sforzi, capiscano che è finita l’epoca degli sprechi e dell’inefficienza».