È stato fatto brillare, nel tardo pomeriggio, dagli artificieri della polizia un ordigno rudimentale, rinvenuto oggi lungo la linea ferrata Militello-Catania all’altezza del chilometro 275. L’intervento degli artificieri è stato molto difficile, visto che si trattava di un ordigno che sarebbe potuto esplodere al minimo contatto. «Si tratta di un fatto davvero inquietante – ha detto il sindaco di Militello in Val di Catania Giovanni Burtone – In passato erano stati trovati altri ordigni. Bisogna capire chi sono questi soggetti autori di gesti cosi eclatanti. Speriamo che le forze dell’ordine riescano a risalire ai responsabili».
All’interno della bomba è stata trovata anche una lettera minatoria, contenenti minacce di morte indirizzate al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. È la terza volta che nella zona ci sono ritrovamenti di biglietti di minacce contro il governatore e, in passato, anche contro lo stesso primo cittadino ed ex deputato nazionale del Pd. Sull’accaduto indaga la polizia coordinata dalla Procura di Caltagirone. La prefetta di Catania Maria Carmela Librizzi ha convocato per domani mattina il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Il traffico ferroviario sulla tratta Militello-Catania è stato interrotto per ore. A breve dovrebbe riprendere, subito dopo che saranno ultimati tutti i rilievi da parte degli uomini della scientffica.
«Il ritrovamento di una bomba e di una lettera di minacce rivolte al presidente Musumeci è inquietante – si legge in una nota degli assessori della giunta regionale – Saranno gli inquirenti a chiarire i contorni di questa vicenda ma una cosa è certa: il clima di odio e violenza, non solo verbale, che viene sempre più spesso alimentato strumentalmente, è pericoloso e ormai dilagante. Non nascondiamo la nostra preoccupazione, anche perché si tratta della ennesima intimidazione che riguarda il presidente. A lui, con affetto, la vicinanza e solidarietà della giunta di governo, sicuri che non si lascerà intimidire e andrà avanti con il coraggio e la determinazione di sempre». Solidarietà anche dal presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè: «Sono solidale con il presidente della Regione per le vili minacce che lo hanno raggiunto. L’ordigno, sia pure rudimentale, trovato lungo i binari tra Militello Val di Catania e Catania, avrebbe potuto provocare danni alle persone e alle cose. Mi auguro che gli investigatori risalgano al più presto agli autori di questo esecrabile gesto».
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