Ad accendere la miccia in aula sono due consiglieri di maggioranza, poi l'abbandono dei membri dell'opposizione, che hanno redatto un documento in cui chiedono all'assessore con delega alle opere pubbliche di riferire con urgenza sullo stato di avanzamento del piano triennale e sullo stato di ponte Corleone. Mineo (FI): «La maggioranza torni a occuparsi della città»
Opere pubbliche e Capitale cultura, caos in Consiglio L’opposizione insorge: convocati Arcuri e Cusumano
A Palermo, in Consiglio comunale, si respira un’aria tesa. Quello che potrebbe sembrare un normale atto di opposizione, con i consiglieri di minoranza che durante la seduta di ieri abbandonano l’aula facendo saltare i lavori, in realtà, è solo un segnale del clima non idilliaco che si respira in Sala delle Lapidi, dove anche tra i banchi della maggioranza pare serpeggiare un certo malcontento per uno scollamento che si starebbe creando tra la Giunta e il Consiglio. A surriscaldare gli animi durante la seduta sono stati proprio i dubbi di un esponente di Palermo 2022, lista a sostegno del sindaco Orlando, Giulio Cusumano, che ha chiesto spiegazioni su una serie di appuntamenti inseriti nel cartellone di Palermo Capitale della cultura, che non si sarebbero però mai verificati, ultimo dei quali una conferenza sui tutori dei migranti prevista ieri alla Gam.
A fare saltare il banco tuttavia sono le parole di un altro membro della maggioranza, Sandro Terrani, capogruppo del Movimento139, che ha chiesto pubblicamente lumi sulle condizioni in cui versa ponte Corleone. Un intervento, quello di messa in sicurezza del ponte, previsto nel piano triennale delle opere pubbliche e finanziato anche dal Patto per Palermo, ma i cui lavori procedono a rilento malgrado l’urgenza dettata dal degrado della struttura. «I lavori sono a metà, il ponte si sta sgretolando – dice Andrea Mineo, consigliere di Forza Italia – e fino a oggi non abbiamo contezza realmente di quanto sia stato fatto». Da qui la decisione dei consiglieri d’opposizione di abbandonare l’aula e riunirsi «per motivi urgenti». Dall’incontro ha preso forma un documento firmato da tutte le forze di minoranza, dai Ferrandelliani ai Cinque stelle, passando per i forzisti, in cui si chiede «l’immediata convocazione in aula dell’assessore – Emilio Arcuri Ndr – per fare chiarezza sullo stato di stabilità del ponte e lo stato di avanzamento degli interventi previsti, riservandosi di presentare eventuale mozione di sfiducia» nei confronti dello stesso Arcuri, che già oggi sarà chiamato a rispondere in aula anche delle altre criticità individuate dai consiglieri.
Tra queste ci sono le presunte inadempienze a quanto previsto dal piano triennale delle opere pubbliche, che non comprendono solo i lavori di ponte Corleone, ma anche il motivo delle mancate relazioni periodiche in Consiglio e la vicenda del Coime, società a partecipazione comunale che da tempo naviga a vista, anche per le diatribe sul rinnovo del contratto degli operai. «L’opposizione è compatta e lamenta le criticità relative alla gestione di diversi interventi infrastrutturali del piano triennale delle opere pubbliche – continua Mineo, che è anche vice presidente della commissione Bilancio – E anche per quanto riguarda la Cultura, l’assessore Cusumano deve rendere conto in aula. Nonostante le distrazioni dell’ultimo periodo elettorale, c’è un nervo scoperto tra assessori e maggioranza. Noi come opposizione possiamo garantire responsabilità, ma si auspica un lavoro della maggioranza teso ad affrontare le questioni che riguardano la città, dall’emergenza delle periferie alla tutela della costa, dal trasporto pubblico locale alle problematiche delle aziende e dei giovani». L’epilogo della vicenda si potrebbe scrivere già nel pomeriggio di oggi, Arcuri e Cusumano sono stati convocati infatti a Sala delle Lapidi e dovranno dare risposte a quanto richiesto non solo dalle forze di opposizione.