Ieri i carabinieri di San Lorenzo, hanno sequestrato, ai fini della confisca, beni immobili e conti correnti riconducibili a Vincenzo Bagnasco, 34enne palermitano, ritenuto a capo dell’organizzazione che gestiva lo spaccio di sostanze stupefacenti nella zona di via Cipressi, alla Zisa. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Palermo, scaturisce dalla proposta di misura di prevenzione patrimoniale avanzata dal Nucleo Operativo di San Lorenzo a conclusione dell’inchiesta Horus, grazie alla quale nel 2014 sono state eseguite 29 ordinanze di misure cautelari, che hanno portato alla disarticolazione di un intero gruppo criminale, dedito al traffico di droga. Nello specifico a Bagnasco sono stati sequestrati sei beni immobili, di cui quattro abitazioni e un magazzino, tutti a Palermo, e un terreno a Carini. I conti correnti sotto sequestro sono stati due. Il totale dei beni corrisponde a circa 205 mila euro.
L’inchiesta Horus, avviata a marzo e terminata a giugno 2013, condotta nel quartiere Zisa, ha permesso di certificare innumerevoli scambi di sostanze stupefacenti. Secondo quanto risulta dalle indagini il vertice dell’organizzazione criminale sarebbe stato proprio Bagnasco, che avrebbe tirato le fila di una rete costituita da un consistente numero di spacciatori che si davano il cambio seguendo «veri e propri turni di lavoro», riferiscono i militari. Secondo i carabinieri gli introiti giornalieri si sarebbero aggirati intorno ai duemila euro.
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