Omofobia a Londra e Parigi, Queer Festival a Palermo

APRE I BATTENTI A PALERMO IL SICILIA QUEER FILM FESTIVAL CON UN LARGO PARTENARIATO ISTITUZIONALE. TUTTO QUESTO MENTRE IN INGHILTERRA E FRANCIA PARTITI ANTI-GAY E ANTI-IMMIGRATI VINCONO LE ELEZIONI EUROPEE.

di Gabriele Bonafede

Conferenza Stampa presentazione del Queer, nel Marzo 2014

Chi l’avrebbe mai detto? Se qualcuno avesse previsto qualcosa di simile venti o trent’anni fa non lo avrebbero creduto: mentre in Inghilterra e in Francia, fari della civiltà europea, partiti politici dichiaratamente omofobi raggiungono alti e preoccupanti livelli di consenso, a Palermo cresce e si afferma il Sicilia Queer Film Festival, ovvero il festival europeo del cinema a tematiche omosessuali e dintorni.

La Sicilia che fu un tempo quella del “Bell’Antonio”, del “Divorzio all’italiana” o del “Giorno della civetta”, spesso dipinta con le donne dal velo nero e luogo dal becero machismo omofobo, supera dunque, in questo 2014, le grandi nazioni dell’Europa occidentale in quanto a civiltà della tolleranza e dell’inclusione. A 25 anni dal film di Aurelio Grimaldi “Mery per sempre”, Palermo doppia, simbolicamente,  Londra e Parigi nel proclamare e attuare l’accettazione del mondo “LGBT”: l’accettazione delle scelte personali in materia di vita privata e di intime scelte relazionali.

il direttore artistico del Queer Andrea Inzerillo

E lo fa con il coinvolgimento di varie istituzioni cittadine-e-oltre: dal Teatro Biondo ai Cantieri Culturali, dal Comune all’Institut Français, dal Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC) all’Università di Palermo, dal Goethe Institut al Dipartimento per lo Sviluppo e la Gestione Economica (Ministero), dalla Regione Siciliana all’Accademia di Belle Arti, e a tanti sponsor di primo piano.

Inoltre, il “Queer 2014” sarà in qualche modo insieme a “Una marina di libri”, altro appuntamento culturale sempre più ricco e considerato nel panorama italiano dei festival e dei saloni del libro, quest’anno “in scena” dal 6 all’8 Giugno alla Galleria d’Arte Moderna (GAM) di Piazza Sant’Anna: una navetta gratuita collegherà i due eventi e renderà possibile usufruire di cultura senza utilizzare la macchina, piccola utilitaria o “macchinone-macho” che sia.

Parte dunque stasera, con la serata al Teatro Biondo e la visione del film tedesco “Peaches does herself”,  il Sicilia Queer Film Festival 2014, ovvero la quarta edizione di un festival internazionale del cinema che porta in Sicilia grandi, e spesso scomodi, personaggi di un cinema che è di solito il miglior cinema: il cinema d’autore. E qui è il cinema d’autore che sonda e approfondisce la psicologia nascosta dell’uomo e della donna.

Si profila un’edizione di grande respiro, con eventi, film, musica, mostre, dibattiti, per un’intera settimana (dal 4 all’11 Giugno) e finalmente nel luogo palermitano più appropriato: i Cantieri Culturali alla Zisa con il Cinema De Seta provvisto di arena all’aperto montata per l’occasione estiva, quale luogo di visione di cortometraggi a concorso (a cura di Tatiana Lo Iacono), lungometraggi dai soggetti intricanti e tabù, personaggi del cinema d’importanza e cultura internazionale. Tra questi, spicca il ritorno del regista francese Paul Vecchiali: ottant’anni ma sempre affascinante e diretto. Uno “che non la manda a dire”, e chiosa il cinema commerciale e “trendy” con mirabili commenti-shock . Vecchiali firma anche il trailer del Queer 2014, e lo fa in maniera decisamente appropriata, con un corto emblematico dal titolo “Just married”.

Paul Vecchiali al Sicilia Queer Filmfest del 2013 foto di Giusi Andolina

Madrina del festival sarà la divertente Sabrina Impacciatore che presenterà insieme a uno dei padri fondatori del Queer, l’attore siciliano Filippo Luna. “Mi attocca anche quest’anno!”, commenta Filippo Luna mentre accompagna a casa in macchina uno che, come me, abborrisce il guidare un qualsiasi veicolo a quattro ruote gommate.

È quasi impossibile descrivere qui tutto il programma, anche nei soli eventi principali, talmente è ricco di eventi e film da non perdere. Rimandando al link per il programma completo (http://www.siciliaqueerfilmfest.it/festival/it/home/30-programma/307-il-programma-del-sicilia-queer-2014.html), mi limito a riportare il comunicato stampa del Queer sull’apertura e gli eventi  previsti per oggi e domani:

“Dopo la festosa serata inaugurale al Teatro Biondo, il SICILIA QUEER Filmfest si sposta nella sede dei Cantieri culturali alla Zisa dove, al cinema De Seta e all’aperto, nell’arena allestita per l’occasione, si articolerà la proiezione dei tantissimi film in programma fino all’11 giugno.

Alain Guiraudie

Si parte alle 16.30 al De Seta con un focus sul cinema turco e i documentari di giovani registi emergenti che mettono in luce le tensioni di una società come quella turca, ancora fortemente divisa tra spinte conservatrici e progressiste.

Si prosegue dalle 18.30 alle 20.00 con la prima parte del Queer Short, il Concorso internazionale di cortometraggi provenienti da tutto il mondo, a cura di Tatiana Lo Iacono.

Alle 20.30, sempre al De Seta, alla presenza di Alain Guiraudie, attesissimo ospite della quarta edizione del Festival, sarà proiettato Lo sconosciuto del lago (L’inconnu du lac), un thriller passionale e carico di tensione che ha vinto la Queer Palm alla 66ª edizione del Festival di Cannes,. Guiraudie, a cui il Festival dedicherà una retrospettiva quasi completa, introdurrà il film insieme al direttore artistico del Sicilia Queer, Andrea Inzerillo.

Alle 21.30 all’ Arena, il lungometraggio d’esordio del siciliano Edoardo Morabito, I Fantasmi di San Berillo. La storia di un quartiere catanese del centro storico dove dal ’58 si riversarono migliaia di prostitute da tutta Italia, dando vita a uno dei quartieri a luci rosse più importanti del Mediterraneo e oggi volutamente dimenticato come in un buco nero della memoria. Alle 22.30 si chiude la prima e intensa giornata cinematografica con il commovente Pelo malo, della regista venezuelana Mariana Rondòn. Premiato come miglior film al Festival di San Sebastian, Pelo malo racconta il rapporto difficile fra una madre, sempre in bilico fra violenza e tenerezza, e un figlio di nove anni, incompreso per la sua diversità e in cerca di una approvazione che non arriverà mai.

Edoardo Morabito

Tutti i film sono in versione originale e sottotitolati in italiano.

Inaugurazione alle 16.00 di Affiches, mostra di locandine ispirate ai film in programma, realizzate dagli studenti del Corso di Graphic design dell’Accademia di Belle Arti di Palermo (visitabile tutti i giorni dalle 16 alle 23).

Alla bottega 6 dei Cantieri e nel foyer del De Seta uno spazio di gioco e formazione dove i genitori cinefili possono affidare i loro bambini durante le proiezioni (bimbi da 0 a 10 anni) agli educatori di Cucù”

Filippo Luna

E non posso non riportare, infine, due parole di presentazione di Andrea Inzerillo, direttore artistico del Queer: ”Cosa significa fare un festival di cinema, a Palermo, nel 2014? Bisogna partire da questa domanda per presentare la quarta edizione del Sicilia Queer. Fare un festival significa per noi provare a tracciare un gesto, avere l’ambizione di lasciare un segno. Quando questo progetto è cominciato, ormai cinque anni fa, il Cinema De Seta dei Cantieri Culturali alla Zisa non esisteva. O meglio: esisteva ma era chiuso, né si pensava che sarebbe stato possibile riaprirlo. Oggi la quarta edizione del Sicilia Queer avrà luogo proprio in quel cinema che già da un paio d’anni abbiamo cominciato a conoscere, frequentare e programmare – insieme a tanti altri, enti e associazioni, che continuano a difendere la possibilità di visioni alternative.“

L’ingresso del Queer non è vietato a nessuno. Nemmeno a quelli dell’Ukip britannico e ai loro, inaspettati,  alleati.


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