Il 22 agosto 2006 davanti alla bottega di un fruttivendolo i killer colpirono un pensionato di 61 anni scambiandolo per il boss palermitano. Che però, non essendo a conoscenza dell'errore, si presentò successivamente all'appuntamento con gli allora latitanti
Omicidio Spatola, confermate condanne a 30 anni Per Andrea Adamo, Salvatore e Sandro Lo Piccolo
La prima sezione della Corte d’assise d’appello di Palermo ha confermato la condanna a 30 anni di carcere, emessa in primo grado 13 anni fa, per i mafiosi Salvatore e Sandro Lo Piccolo e Andrea Adamo, imputati per l’omicidio col metodo della lupara bianca del boss palermitano Benedetto Lino Spatola, e dell’assassinio di un innocente scambiato per il capomafia di Tommaso Natale.
La Corte, come scrive il Giornale di Sicilia, ha accolto le richieste e le tesi del sostituto procuratore generale Rita Fulantelli. Il 22 agosto 2006, in via Sferracavallo, davanti alla bottega di un fruttivendolo, i killer colpirono un pensionato di 61 anni scambiato per Spatola. Il capomafia però non capì di essere la vittima designata e, invitato per una sorta di paciata con i Lo Piccolo, andò all’appuntamento con gli allora latitanti e con la morte portando loro pure un coniglio e una bottiglia di whisky.
Era il 18 settembre del 2006: Spatola fu strangolato e sepolto nello stesso terreno in cui, a gennaio di quello stesso 2006, erano stati messi i resti di Giovanni Bonanno. A gennaio 2008 si pentì Pulizzi, capomafia di Carini che indicò le tombe dei due mafiosi.