È per un'«asfissia per strangolamento» che è morto il piccolo Loris Stival, ucciso in mattinata il 29 novembre 2014. A confermare le prime ipotesi degli inquirenti anche il referto del medico legale, consegnato oggi. L'arma del delitto sarebbero quei nastri da elettricista trovati anche in casa di Veronica Panarello
Omicidio Loris, i risultati dell’autopsia sul corpo È stato ucciso tra le 8.30 e le 10 con le fascette
Il piccolo Loris Stival è morto tra le 8.30 e le 10 del 29 novembre 2014 per «asfissia da strangolamento». Giuseppe Iuvara, il medico legale nominato dalla procura di Ragusa per effettuare l’autopsia sul corpo del bambino, ha consegnato oggi i risultati del suo esame. Il soffocamento è stato indotto tramite «fascette di plastica» che «sono compatibili» con quelle che sono state consegnate dalla madre – Veronica Panarello, attualmente reclusa nel carcere di Agrigento – agli insegnanti di suo figlio, due giorni dopo la sua morte.
Loris Stival, otto anni, è stato ritrovato morto il 29 novembre in contrada Mulino vecchio a Santa Croce Camerina, nel Ragusano. Dopo le prime incertezze investigative, le attenzioni degli inquirenti – che continuano le indagini – si sono concentrate su sua madre. Dopo l’arresto della donna, il tribunale del Riesame ha rifiutato di annullare l’arresto, confermando le ipotesi degli investigatori. Intanto, l’intervento del medico legale dirime un dubbio che si era fatto strada nelle prime ore: «Si esclude che il piccolo sia stato vittima di violenza sessuale, anche in passato».