Ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall'Ufficio Gip del Tribunale di Palermo, nei confronti di Giuseppe Comparetto, 38 anni, già detenuto dal 5 giugno scorso con l'accusa di essere il reggente della famiglia di Ficarazzi. Il caso è quello dell'omicidio di Andrea Cottone, il cui corpo è stato sciolto nell'acido
Omicidio del boss di Villabate Un nuovo arresto
Con l’accusa di omicidio e di soppressione di cadavere i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio Gip del Tribunale di Palermo, nei confronti di Giuseppe Comparetto, 38 anni, già detenuto dal 5 giugno scorso con l’accusa di essere il reggente della ‘famiglia’ di Ficarazzi
Il caso è quello dell’omicidio di Andrea Cottone, capodecina del clan mafioso di Villabate. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Comparetto era assieme a Ignazio Fontana, Onofrio Morreale e Michele Rubino, tutti già arrestati il 18 marzo scorso per lo stesso delitto, ad attendere Cottone in un ristorante-minigolf di Ficarazzi, dove fu strangolato con una cintura. Era il 13 novembre del 2002.
Il corpo fu poi sciolto nell’acido in un deposito di marmo di Bagheria. Cottone, che era vicino al gruppo dei Montalto, fu eliminato, a quanto pare, con il consenso di Bernardo Provenzano nell’ambito di un riassetto degli equilibri interni al clan di Villabate in cui aveva preso il sopravvento il boss Nicola Mandalà..