Custura e David, sono questi i nomi con i quali venivano chiamati i 28enni di origine rom Daniel Gheorghe Rezmuves e Lingular Florin, accusati dagli uomini della squadra mobile di aver ucciso Pop Vasile, il clochard di 55 anni ritrovato morto in uno stabile abbandonato nelle vicinanze del faro Biscari di Catania. Gli uomini sono stati identificati grazie all’utilizzo di intercettazioni telefoniche e dopo gli interrogatori di alcuni abitanti del quartiere.
Fondamentale il ruolo di un italiano, che frequentava ogni tanto l’edificio abbandonato per incontrare una donna rumena, testimone oculare del pestaggio che avrebbe portato alla morte del vagabondo. L’uomo, secondo gli inquirenti, «ha visto picchiare con un bastone Pop Vasile, poi adagiato su un materasso dai due rom». Come conferma la polizia scientifica, che ha potuto effettuare i rilievi solo il giorno dopo con la luce, il corpo presentava diverse ecchimosi, la frattura delle ossa nasali e un trauma toracico.
Secondo altri testimoni, ascoltati dagli inquirenti, Custura e David chiedevano solitamente denaro e cibo alla vittima, sottoponendolo a continue vessazioni. Non sempre però Vasile assecondava le richieste. E per questo è stato malmenato altre volte. Una volta commesso l’omicidio – spiegano gli agenti – i rom hanno lasciato il territorio di Catania, dandosi alla fuga. Un viaggio per sfuggire alla giustizia durato solo qualche giorno quando, a bordo di un furgone con altri rom, Custura è stato arrestato dalla polizia di frontiera di Gorizia. Mentre David è stato bloccato su una Opel Astra dagli agenti di Licata, dopo esser stato identificato grazie all’aiuto dai colleghi catanesi.
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