Obiettivo: la rinascita della Sicilia

dal gruppo
Nuova Economia Siciliana (NES)
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Di solito chi forma un movimento o un partito politico è geloso delle sue idee e le usa principalmente per attirare nuovi iscritti e ingrossare le fila della propria struttura.

Ecco a voi il primo programma in regalo, destinato a tutte le forze politiche e antipolitiche, un vademecum che il Gruppo per la Nuova Economia Siciliana (NES) sta diffondendo per informare tutta la cittadinanza sulle reali cause della gravissima situazione in cui versiamo e creare un fronte di battaglia comune a prescindere dal credo politico e dalle convinzioni personali.

Ecco i punti.

Ritorno alla piena legalità costituzionale, al rispetto di tutte le parti della costituzione italiana e all’attuazione di quelle finora disattese con particolare riferimento allo Statuto della Regione siciliana.

Il ritorno alla completa applicazione dell’articolo 1 della costituzione italiana che affida la sovranità al popolo, in costatazione del fatto che i governi hanno senza consultazione popolare, ceduto codesta sovranità ad organismi sovranazionali non eletti come, a titolo di esempio, la Commissione Europea, la BCE, il Fondo Monetario Internazionale, l’ESM etc.

Il ritorno alla completa sovranità monetaria, attraverso una moneta emessa dallo Stato e non chiesta in prestito ai mercati di capitale come avviene oggi con l’euro, fatto che ha determinato la schiavitù dei popoli europei nei confronti della grande finanza speculativa.

La restituzione ai cittadini della possibilità di finanziare con una moneta emessa dallo Stato o dalla Regione siciliana, le spese per la collettività finalizzate ad esempio alla creazione e ristrutturazione del patrimonio statale e regionale, alla messa in sicurezza del territorio, agli aiuti all’agricoltura, alla riduzione delle tasse, alla riduzione del prezzo della benzina e dei pedaggi che gravano sulle merci siciliane e infine, stimolare un economia ad oggi martoriata dalla crisi economica determinata in Europa dal’impossibilità dello Stato di creare moneta, di doverla chiedere in prestito ai mercati e dalla necessità di sottrarla ai cittadini attraverso una tassazione ingiustificata ed intollerabile che non consegue altro risultato che aggravare la già pesantissima situazione.

Il ritorno ad una legge elettorale senza alcuna soglia di sbarramento, cosi da permettere anche a formazioni minori, la rappresentanza parlamentare ed impedire l’egemonia di pochissimi partiti che della collusione con i poteri forti, ai quali hanno ceduto le sovranità del popolo, hanno fatto una regola.

La negazione di qualunque forma di introduzione di organismi geneticamente modificati (OGM) nel territorio nazionale, in virtù del principio di precauzione e del pericolo concreto di inquinamento ambientale, danno alla salute pubblica e contaminazione delle preziose varietà autoctone.

Valorizzazione delle immense risorse della Sicilia con particolare riferimento all’agricoltura, alla pesca al turismo e allo sfruttamento dei giacimenti, attraverso un grande piano di investimenti pubblici infrastrutturali, finanziato con una moneta di proprietà della Regione ed emessa dalla stessa, non chiesta in prestito ad interesse ai mercati di capitale come avviene oggi.

Riequilibrio dei criteri che regolano la riscossione dei tributi, soprattutto contro gli interessi che superano i limiti dell’usura e servono a distruggere sia quelle poche aziende siciliane sopravvissute, sia il popolo tutto.

Blocco dei pignoramenti alle aziende e delle ganasce fiscali sugli strumenti di produzione con fideiussioni regionali garantite da titoli di debito regionali in moneta siciliana.

Introduzione del sussidio di disoccupazione regionale finanziato a deficit.

La riconversione della Sicilia in una grande isola biologica, in cui i prodotti agricoli possano mantenere e migliorare il già alto livello qualitativo ed essere volano di una produzione industriale ecosostenibile e attrazione di un turismo mondiale del vivere sano.

Abolizione della clausola di manleva che impedisce un giornalismo obiettivo e rende schiavi i giornalisti della paura di essere denunciati, senza che i loro editori li difendano in sede giudiziaria.

Introduzione nelle scuole di un testo che racconti la vera storia del Meridione e della Sicilia, i fatti storici realmente accaduti e i motivi per i quali le nuove e le vecchie generazioni non hanno idea dell’autentica realtà siciliana e del perché i nostri ragazzi partono per trovare un futuro lontani dalle loro famiglie.

Redazione

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