«Un cambio netto per cercare a tutti i costi di tornare a sollevare quel trofeo ormai distante cinque anni». Così la società catanese annuncia l'arrivo sulla panchina dell'esperto tecnico friulano. Già allenatore di Roma, Lazio e Lignano, società con la quale ha vinto la Coppa Italia 2008
Nuovo tecnico per la Domusbet Beach soccer Luca Della Negra sostituisce Alexandre Soares
Luca Della Negra è il nuovo allenatore della Domusbet Catania Beach soccer. Sostituisce sulla panchina rossazzurra il brasiliano Alexandre Soares. La decisione è stata presa dopo giorni di confronti e consulti dal presidente Giuseppe Bosco. Della Negra ha raggiunto subito l’accordo con la società stimolato dal blasone della formazione etnea e dall’esigenza di tornare a vincere dopo tanti sogni infranti proprio sul più bello.
Friulano doc, classe 1969, per Della Negra un passato da ottimo giocatore di Futsal calcio a 5. Attualmente guida proprio l’Udinese Calcio a 5. Il beach soccer è stato un’autentica folgorazione nel lontano 2003 quando viene chiamato alla guida della Coil Lignano blasonata formazione del panorama del beach nazionale. Sette stagioni di grandi soddisfazioni, con la vittoria della Coppa Italia nel 2008 e la vittoria sfumata nel 2009 in Supercoppa proprio contro il Catania Beach soccer allora allenato da Belluso vittorioso grazie alla stoccata del bomber Stankovic.
Dopo Lignano, due anni splendidi alla guida del Colosseum Roma squadra che impressionava per applicazione e disciplina tattica. Nel 2013 la Lazio Beach soccer, che militava nella Lega parallela la Super Eight, si affida a lui per stupire. La stagione risulta trionfale e consegna il tricolore agli uomini di Della Negra. Curiosità: mister Della Negra è stato il guru per Max Esposito, attuale Ct della nazionale italiana, che dopo aver lasciato il calcio ha cominciato a giocare e studiare il beach soccer proprio sotto i dettami del tecnico friulano.
Un colpo ad effetto, insomma, per la Domusbet Catania beach soccer che si affida ad un tecnico meticoloso, preparato, con una spiccata voglia di vincere grazie alla cultura del lavoro e all’applicazione tattica sul campo. Un cambio netto per cercare a tutti i costi di tornare a sollevare quel trofeo ormai distante cinque anni.