Il vicepresidente del Palermo, intervistato da MeridioNews, esprime le proprie sensazioni in merito alla gara esterna contro il Carpi terzultimo in classifica. Il dirigente sottoscrive l’operazione Tedesco e, contestualmente, promuove l’argentino Barros Schelotto
Nuovo scontro salvezza per i rosanero Miccichè: «Strada in discesa se vinciamo»
Il 21 dicembre 2013 era in tribuna ma, emotivamente, ha provato le stesse sensazioni dei protagonisti del rettangolo di gioco. Il vicepresidente rosanero Guglielmo Miccichè ha ancora davanti agli occhi la direzione dell’arbitro Candussio in occasione della gara Carpi-Palermo, match valido per la diciannovesima giornata del campionato di serie B. Il direttore di gara penalizzò la formazione ospite estraendo il cartellino rosso per due giocatori (Daprelà e Milanovic in due diverse situazioni di gioco) e allontanando per proteste alcuni componenti della panchina tra cui il tecnico Iachini e il responsabile dell’area tecnica Perinetti. Quel giorno, in cui gli emiliani vinsero per 1-0, nacque il tabù Carpi. Squadra che il Palermo non ha mai battuto nei tre precedenti disputati: «Ricordo tutto perfettamente – racconta Miccichè a MeridioNews – innanzitutto lo stadio (il Cabassi, ndr) era secondo me inadeguato per la B, fu una giornata particolare e una partita condizionata dall’arbitraggio. Ricordo che furono allontanati 2-3 componenti della panchina tra cui il nostro segretario organizzativo Francoforte che in 40 anni di attività non aveva mai subìto un’espulsione. Oggi (fischio di inizio ore 15, ndr), però, sarà un’altra storia dato che affronteremo il Carpi allo stadio Braglia di Modena. Carpi bestia nera? E’ vero, è una squadra ostica che ci ha battuto due volte in serie B e fermati sul pareggio nel girone di andata di questo campionato. Sarà una motivazione in più per fare bene e giocare con la massima concentrazione contro una squadra che certamente scenderà in campo con il coltello tra i denti».
La sfida è fondamentale per la formazione di Castori terzultima in classifica ma assume una certa importanza anche per i rosanero, in cerca di altri punti in chiave salvezza dopo la vittoria interna contro l’Udinese: «Soprattutto per noi non sarà una gara decisiva – puntualizza il dirigente del club di viale del Fante – ma è comunque una tappa importante del nostro cammino orientato verso la conquista di quei 36-37 punti che dovrebbero essere sufficienti per la salvezza. Siamo al momento a quota 24 e, vincendo, la strada diventerebbe in discesa».
A causa dei problemi legati al tesseramento di Barros Schelotto, la società ha puntato su Giovanni Tedesco come tecnico titolare: «Avevamo bisogno di una figura del genere, Giovanni era reduce da un’esperienza a Malta e ha allenato anche in Lega Pro. E’ palermitano, molto attaccato ai nostri colori ed un uomo sempre vicino alla società anche quando ha terminato il suo percorso da giocatore. E’ stata secondo me una scelta eccellente tenendo conto anche delle motivazioni che lo accompagneranno». Tedesco coadiuverà l’ex tecnico del Lanus che potrà andare in panchina in qualità di dirigente accompagnatore: «E’ un allenatore molto bravo – ha assicurato Miccichè – l’ho conosciuto in questi giorni e sono convinto che potrà essere un grande acquisto per la nostra società. La squadra lo segue e il primo approccio è stato molto positivo».