Con una delibera di giunta, la Regione si impegna a dare il via a «tutte le iniziative necessarie alla individuazione di un percorso volto a definire l’affidamento dell’assistenza tecnica per lo svolgimento dei concorsi per potenziare i Centri per l’impiego». Recita così il documento emesso dall’amministrazione guidata dal presidente Nello Musumeci. La manovra, che si preannuncia ambiziosa e fan ben sperare, viene confermata anche dall’assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone. «Quella del concorso per i Centri dell’impiego era un’idea che va di pari passo con gli obiettivi del governo regionale. Doveva già partire nel 2019, ma le procedure si sono fermate a causa del Covid – afferma Scavone a MeridioNews – Adesso abbiamo la possibilità di avviare tutte le procedure. Il progetto rientra nelle misure previste dal reddito di cittadinanza e nelle ultime linee dettate dal piano nazionale di rilancio e resilienza: le nuove assunzioni sono necessarie anche per accedere ad alcune risorse del recovery plan».
L’iniziativa è stata voluta dalla Regione «dopo una battaglia col governo nazionale», fa notare Scavone. «Sarà uno dei concorsi più importanti mai realizzati in Sicilia – prosegue l’assessore – Si assumeranno 1135 nuovi profili di categoria C e D. Pertanto prevediamo la candidatura di tantissime persone. Adesso stiamo individuando l’interlocutore tecnico che dovrà gestire il concorso. Speriamo di partire già nelle prime settimane dell’autunno con la macchina organizzativa». Rispetto a com’era stato pensato inizialmente, le procedure per le selezioni saranno quasi interamente online, con una preselezione per titoli, anzianità e servizio rivolta ad alcuni profili. Così come stabilito dalle nuove procedure dettate dal ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta.
Questa manovra rientra nel bilancio di previsione della Regione siciliana per il triennio 2021-2023, anche alla luce della convenzione del governo Musumeci con Anpal Servizi (Agenzia nazionale delle Politiche attive lavoro) che offre programmi formativi a occupati e disoccupati. Sui Centri per l’impiego avevano puntato diversi partiti politici per rilanciare le assunzioni, ridurre la disoccupazione e, di conseguenza, rilanciare il Paese.
A concentrarsi sull’ammodernamento dei vecchi uffici di Collocamento era stato soprattutto il Movimento Cinque Stelle, che aveva visto nei Centri per l’impiego un anello della catena fondamentale per tutti coloro che percepivano il reddito di cittadinanza e che, grazie agli uffici, avrebbero dovuto trovare un’occupazione. Finora, però, non sembra essere stato proprio così. Gli oltre duemila navigator siciliani – il personale che avrebbe dovuto aiutare inoccupati e disoccupati – sono in cerca di risposte concrete per una stabilizzazione definitiva. A questi si aggiungono anche i problemi che si sono registrati con Garanzia giovani. L’esperienza formativa e lavorativa rivolta ai ragazzi dai 15 ai 35 anni avrebbe dovuto concludersi con i tirocini, a cui, però, molti non avrebbero potuto partecipare per degli stalli burocratici. «I tirocini per quei datori di lavoro che hanno presentato la documentazione regolare sono stati tutti pagati – sottolinea Scavone – Nei mesi scorsi abbiamo creato delle piattaforme informatiche che permettono l’arruolamento dei ragazzi. Abbiamo anche cercato di semplificare alcuni automatismi digitali per coloro che non sono in possesso dello Spid. Adesso siamo la prima Regione a proporre questo concorso: siamo pronti. Insieme alla funzione pubblica stiamo cercando di garantire delle procedure quanto più immediate e trasparenti per iniziare il prima possibile».
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