Tutto da rifare per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa dopo la decisione della commissaria Giusi Scaduto di revocare l’incarico al Raggruppamento temporaneo di imprese che avrebbe dovuto provvedere alla progettazione e alla direzione dei lavori dell’opera. «L’iter va avanti», ha spiegato la prefetta Scaduto che ha firmato il decreto di revoca il 13 gennaio e informato […]
Nuovo ospedale Siracusa: la prefetta ha revocato l’incarico al gruppo di imprese
Tutto da rifare per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa dopo la decisione della commissaria Giusi Scaduto di revocare l’incarico al Raggruppamento temporaneo di imprese che avrebbe dovuto provvedere alla progettazione e alla direzione dei lavori dell’opera. «L’iter va avanti», ha spiegato la prefetta Scaduto che ha firmato il decreto di revoca il 13 gennaio e informato l’assessorato regionale alla Salute della Regione siciliana e l’Asp di Siracusa.
Al momento, non sono state svelate le ragioni della conclusione del rapporto con il Rti, composto dallo studio Plicchi Srl, Milan Ingegneria SpA, Areatecnica Srl, Sering Ingegneria Srl, Ava Arquitectura Tecnica Y Gestion SL. Nei mesi scorsi, la stessa commissaria aveva sostituito due professionisti dell’ormai ex gruppo di progettazione del nuovo ospedale di Siracusa perché avrebbero avuto dei profili contrari alle indicazioni del protocollo della legalità sottoscritto per l’opera, redatto con l’obiettivo di fermare ogni forma di infiltrazione illegale, tra cui quella mafiosa.
Il nuovo ospedale dovrebbe sorgere in una zona a ridosso della strada statale 124, alla periferia sud di Siracusa. Il costo dell’opera è di oltre 138 milioni di euro, finanziato con i soldi messi a disposizione dalla Regione siciliana. Per la realizzazione della struttura è stato scelto lo stesso metodo – rapido – usato per il ponte Morandi di Genova. Il progetto presentato prevedeva tre piani (con il piano terra di oltre 1600 metri quadrati) con 425 posti letto, 34 ambulatori, due sale tac, quattro di radiografia, quattro di ecografia, una mammografia e risonanze magnetiche. Nel progetto la struttura sarebbe stata immersa in un parco urbano e illuminata da luce naturale. Nei piani anche percorsi separati degenti-visitatori e per il pronto soccorso. Il primo piano sarebbe dedicato all’area materno-infantile con possibilità di parto in acqua.