Nuovi orizzonti per la germanistica romantica

Un nuovo approccio alla germanistica in epoca romantica è stato il perno di discussione al secondo della serie d’incontri del progetto “Portolani IV” che si è svolto ieri, nell’ Aula Magna del Palazzo Centrale, per l’occasione colma perlopiù  di giovani studenti. All’ evento hanno partecipato Giorgio Cusatelli dell’Università di Pavia, uno dei maggiori studiosi di germanistica a livello nazionale ed internazionale, e Grazia Pulvirenti dell’Università di Catania, a colloquio con la nostra Prof.ssa Renata Gambino e Claudia Buffagni, curatrici del libro “Poetesse tedesce del periodo romantico” (Firenze 2003, edito da Nardini), presentato e commentato durante l’incontro.

L’appuntamento ha avuto inizio con un delicato attacco e con la lettura, in italiano e in lingua originale, di alcune tra le più belle liriche di poetesse tedesche d’epoca romantica, accompagnata da una dolce melodia al violino, suonata da Lorenzo Mazzanuto.

Al termine della piacevole introduzione, M. Vittoria D’Amico, presidente del Comitato Pari Opportunità che ha realizzato la serie d’eventi, ha dato inizio all’incontro, non senza ringraziare i presenti per la grande affluenza, soprattutto di giovani studenti, taccuino e penna alla mano per tutta la serata.

Durante l’evento è stato presentato il libro curato da Renata Gambino e Claudia Buffagni che, in maniera originale rispetto ai consueti percorsi di analisi della letteratura tedesca in epoca romantica, presenta un mix di “voci” note ed altre quasi sconosciute.
L’interesse delle curatrici ad affiancare poetesse meno note (se non addirittura ignote) ai “soliti noti” è stato dettato dalla voglia di ” creare attraverso questo contrasto – come dice la stessa Gambino – un quadro il più completo possibile del romanticismo tedesco, una fucina di idee e di spinte opposte”.
Ulteriore elemento d’originalità rispetto alle altre trattazioni similari è stato esplicato dalla Buffagni per quanto riguarda il diverso taglio dato all’opera che si concentra sulla Passione, nel suo senso più ampio.

L’intervento del Prof. Cusatelli che, malgrado un improvviso attacco influenzale è stato comunque presente, ha riproposto il libro presentato secondo una serie di percorsi di tipo filologico e sociologico con grande chiarezza e competenza, nonostante la voce bassa e nasale.

Finale menzione va a Grazia Pulvirenti che, oltre ad un interessante intervento sulle poetesse del romanticismo tedesco, ha curato la regia della serata, con letture e musica d’accompagnamento.

Ciclo Portolani: i prossimi due appuntamenti


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