Nuovi arrivati, questi sconosciuti

01/01/2005 di , Tempo di lettura 2 min

Dopo l’intervento del Preside di Facoltà Pioletti, il Professore di Storia Contemporanea Granozzi, e il Rappresentante degli Studenti Angemi…Abbiamo fatto qualche domanda ai nostri nuovi colleghi; domande brevi, semplici per capire un po’ la loro prima impressione su questo nuovo mondo, per loro, tutto da scoprire…

La loro età  in media va dai 18 ai 20 anni, anche se qualcuno un po’ più “maturo” è tornato sopra i libri ringraziando la Moratti per il 3 + 2.

Il Corso di Laurea che ha riscosso il maggior numero di consensi è quello in Scienze per la Comunicazione Internazionale in quanto si pensa possa offrire una maggiore possibilità in campo lavorativo. È stato definito quello più attuale in assoluto e anche il più variegato, il più interessante e oggigiorno anche il più adeguato per fronteggiare prontamente il mondo del lavoro dove la conoscenza di lingue e informatica sono divenute indispensabili.

La maggior parte dei nuovi studenti, a caldo, ha avuto una buona impressione della Facoltà e dell’organizzazione, ma qualcuno un po’ più perspicace ha già notato qualche piccola forma di disorganizzazione, dichiarando inoltre la troppa dispersività.

Sono matricole dalla faccia sveglia, decisa, determinata ma soprattutto consapevole del fatto che la laurea è solo il punto di partenza.. e infatti alla domanda cosa farai dopo… nessuno ha risposto ma dalla loro espressione si evinceva chiaramente che avrebbero voluto girare la domanda a colei che gliela poneva…come per dire Perché tu lo sai?!? Sai cosa diverrai?! Sai quale sarà il tuo futuro?!

Infine abbiamo chiesto un voto da 1 a 10 ai discorsi di Presentazione degli intervenuti… ebbene devo proprio congratularmi perché sono stati solamente voti che andavano dal 7 in su!

L’avventura che li aspetta sarà per loro del tutto nuova, il cammino sarà lungo e tortuoso, faticoso ma avvincente, duro ma formativo e indimenticabile…Occorre solo trovare le istruzioni per l’uso, in bocca al lupo a tutti dunque, perché scoprirete davanti a voi un mondo da cui  “sarà difficile uscire”.

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