Facce curiose, qualche volto spaurito e disorientato, quelle dei neodiplomati che ora si affacciano al mondo dell’università, hanno affollato l’auditorium “Giancarlo de Carlo” del Monastero dei Benedettini lunedì 8 settembre in un incontro a loro tutto dedicato. Ad organizzarlo la Facoltà di Lingue e letterature straniere che, come ogni anno, mette in calendario quest’appuntamento volto al dialogo tra docenti e studenti.
«Un occasione di orientamento per quanti vogliono intraprendere il percorso universitario nella nostra Facoltà», sono state le parole introduttive del preside, Nunzio Famoso che, dopo il benvenuto alla nuove leve, ha proseguito: «La formazione, per quanto sottovalutata da questo governo che taglia indiscriminatamente i fondi necessari a scuole e università, è un valore imprescindibile allo sviluppo della società. Noi, Facoltà vivace e dinamica all’interno dell’Ateneo catanese, seppur in un contesto tanto difficile, cerchiamo di sopperire alle restrizioni governative proponendo opportunità di alta formazione e specializzazione». Dopo l’intervento del preside – «Non siamo a caccia di studenti che si iscrivano nella nostra facoltà, siamo qui oggi per aiutarvi a fare una scelta responsabile» – la parola ad alcuni docenti che, oltre a presentare le singole discipline, hanno ribadito l’importanza di una scelta ponderata e consapevole del percorso di studi da intraprendere.
Tra questi l’intervento della professoressa Francesca Vigo, docente di Lingua Inglese: «Chi tra voi deciderà di iscriversi ad uno dei corsi della nostra facoltà sappia che andrà incontro ad una scelta impegnativa sia in termini di frequenza che di costanza nello studio, elementi indispensabili per l’apprendimento delle lingue». Punto di forza della Facoltà resta l’indirizzo di comunicazione, quello con maggior numero di iscritti ogni anno. «Quando si sceglie una facoltà bisogna fare i conti con ciò che richiede il mercato del lavoro. Lingue, propriamente detta “la facoltà di capire il mondo”, guarda anche al settore della comunicazione. Il mercato oggi non chiede di sapere ma soprattutto di saper fare» sono state le parole del professore Filippo Spataro, docente di Teoria e tecnica della comunicazione e pubblicità.
A supportare lo studio teorico di queste discipline la presenza di professionisti che, assieme al corpo docenti della facoltà, portano avanti da diversi anni un numero non indifferente di Medialab. All’appello non mancano progetti di grande prestigio per la facoltà: Step1, magazine online, e Radio Zammù, nati come cellule della facoltà che pian piano hanno guadagnato visibilità anche al di fuori dello stesso ateneo. Una facoltà tutta da vivere, vulcanica e attiva nel panorama universitario e non solo, ma che esige anche forte impegno, volontà e responsabilità da parte dello studente. Questo l’augurio-raccomandazione che Lingue fa a quanti ai futuri nuovi iscritti.
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