Notturno bus e il nuovo cinema italiano

Regia: Davide Marengo
Durata: 104′
Sito ufficiale: www.notturnobus.com
Cast: Valerio Mastandrea, Giovanna Mezzogiorno, Ennio Fantastichini, Roberto Citran, Francesco Pannofino, Marcello Mazzarella, Ivan Franek, Mario Rivera.

Notturno bus è il romanzo di Giampiero Rigosi che Davide Marengo ha trasformato nell’omonimo film, appena uscito nelle sale italiane. È la storia di Franz (Valerio Mastrandrea), conducente di autobus che nella vita ha sempre preferito la strada più facile, guardare nello specchietto retrovisore. La notte che sul suo bus deserto incontra Leila, una ragazza in fuga, la sua vita prende una svolta imprevista. L’affascinante Giovanna Mezzogiorno è infatti una scaltra falsaria che scappa da una coppia di buffi killer e dal romantico agente segreto interpretato da Ennio Fantastichini, e che cercherà protezione sull’autobus di Franz, prima, e tra le sue braccia, poi, senza sapere di avere a che fare con un filosofo mancato, braccato dai debiti di gioco.

 

Lo spettacolo che scorre davanti ai nostri occhi si presenta come un mix di generi diversi: dal racconto d’azione alla commedia romantica alla commedia gangsteristica grottesca, col noir a fare da sottofondo predominante. E la città che nel romanzo aveva fatto da scenario alla vicenda, Bologna, diventa la metropoli della Capitale, magistralmente fotografata in toni bluastri da Arnaldo Catinari, che costituiscono uno dei maggiori pregi della pellicola di Marengo. E il cast scelto da Marengo si rivela perfettamente all’altezza della situazione, sia nel caso del malinconico Mastandrea, perdente per eccellenza tra gli attori italiani, e di una Giovanna Mezzogiorno finalmente lontana dai soliti ruoli isterici, sia per quanto riguarda i personaggi secondari, interpretati da un divertente Pannofino, un gelido Citran e un nostalgico Fantastichini.

In una Roma buia, illuminata dai neon dei locali, tra papponi slavi, agenti segreti, ex terroristi, e killer professionisti, ci ritroviamo immersi in un’Italia che sa di Diabolik, di residui della violenza anni ’70 e di mania del gioco d’azzardo. In un panorama cinematografico italiano in cui l’ultimo film o è campione di incassi oppure un triste esempio della crisi senza fine, gli inseguimenti da action movie e la brillante ironia di Notturno bus sono la dimostrazione che in Italia è possibile quella commistione di generi che troppo spesso ci sembra una prerogativa di Hollywood. E che un buon film si può fare anche senza budget plurimilionari.


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