Una foto che ritrae la salma con probabili segni di soffocamento di recente consegnata ai carabinieri ha fatto riaprire l'inchiesta sul caso della 63enne Angela Cannata. I militari avrebbero in mano elementi che smentirebbero la ricostruzione della morte naturale
Noto, indagini su donna trovata morta in casa nel 2013 Il cadavere riesumato e il sopralluogo della scientifica
I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Noto stanno indagando sulla morte di Angela Cannata (di 63 anni) ritrovata cadavere il 19 dicembre del 2013, nella sua abitazione di Ronco Farfuglia. Il cadavere è stato già riesumato e oggi c’è stato il sopralluogo della scientifica nella casa. Stando a quanto emerso finora, i militari sarebbero in possesso di numerosi elementi che smentirebbero la ricostruzione ufficiale della morte dovuta a cause naturali.
Le indagini sono partite da una foto, di recente consegnata ai carabinieri, che ritrae la salma con verosimili segni di soffocamento. Sebbene l’abitazione fosse stata ritrovata in ordine e non ci fossero evidenti segni di violenza, l’attenzione dei militari, a distanza di nove anni, si è concentrata su dettagli importanti emersi in questi anni e che sono ora al vaglio dell’autorità giudiziaria.
Il corpo della donna è stato recentemente riesumato e si attende l’esito dell’autopsia che potrebbe fornire agli investigatori una chiave di lettura diversa. Nell’attesa del referto medico legale, i carabinieri hanno richiesto all’autorità un decreto di ispezione giudiziaria dell’appartamento che, attraverso l’utilizzo delle moderne tecniche investigative, potrebbe ancora fornire elementi significativi circa la dinamica dei fatti: tracce di sangue o altri liquidi biologici nascosti tra le fessure di mobili e pavimenti. Già dalle prime ore di questa mattina, sul posto è intervenuta la scientifica che ha raccolto alcuni reperti.