Nomine dei manager della sanità siciliana: qualche domanda all’assessore Lucia Borsellino

SAREMO UN PO’ TESTARDI, MA CI SONO TRE CASI CHE NON CI CONVINCONO E ALTRI DUE AVVOLTI DALLA TEMPESTA DEL DUBBIO

Venuti a conoscenza dell’astensione dell’On. Nino Malafarina in prima Commissione Affari Istituzionali dell’Ars sulla nomina a Direttore Generale del dott. Candela, del dott. De Nicola e del dott. Ficarra, rispettivamente all’Asp di Palermo, all’Asp di Trapani e all’Asp di Agrigento, tenuto conto che l’ex vice Questore di Gela, vicinissimo al Presidente della Regione, Rosario Crocetta, avrà avuto, per astenersi, un motivo sicuramente importante, abbiamo, d’istinto, pensato di indirizzare questa lettera alla Procura della Repubblica di Palermo. Invece, abbiamo soprasseduto perché la denuncia “tout court” non ci appartiene, appartenendo semmai “in primis” al Presidente della Regione, Rosario Crocetta.

Pertanto, sull’indecorosa vicenda delle nomine travagliatamente esitate dalla Prima Commissione dell’Ars abbiamo pensato di rivolgerci a Lei, per la carica che ricopre.

Allora, gentile assessore Lucia Borsellino, non è possibile che Lei, per quanto ci è dato sapere, risponda all’interrogazione del gruppo di Forza Italia all’Ars sulle irregolarità (ed è un benevolo eufemismo definirle tali) dell’attribuzione dei punteggi ai predetti nominati, scaricando il tutto sulla Commissione di selezione, addirittura riproducendo lo stesso verbale di attribuzione di punteggio a suo tempo stilato, senza alcuna rivisitazione, alla luce degli inequivoci ed aritmetici rilievi mossi dagli interroganti. E ciò, al punto di spingere lo stesso Presidente della Prima Commissione, On. Antonello Cracolici, non solo ad astenersi su quelle discutibili nomine, ma anche a fargli dichiarare che il Governo praticamente non ha risposto.

Assessore Borsellino, non è una bella cosa. Non è sicuramente una rappresentazione di legalità e di trasparenza.

Veda, Assessore, al di là dei tecnicismi, che non vogliamo ripetere per non tediare i lettori, l’aritmetica non è una opinione. E, specialmente quella elementare, è perfettamente conoscibile da chiunque, quindi anche da Lei e da tutta la dirigenza del suo assessorato. Cosicché, se la Commissione di selezione, da Lei nominata ed i cui lavori sono stati da Lei approvati e consacrati in atti, si è data la regola della temporalità delle qualifiche e delle attività degli aspiranti managers nei cinque o sette anni antecedenti il bando di selezione, e questa regola la si è applicata per la quasi generalità dei concorrenti, non può disconoscersi che per una determinata qualifica erano previsti punti 0,50 (e tanto dovevano attribuirsi) ed, invece, ai Candela, De Nicola e Ficarra ne sono stati attribuiti 6; come, appunto, denunciato dai parlamentari di Forza Italia di Sala d’Ercole.

Assessore, ci creda, non riusciamo assolutamente a capire come, se è vero, Lei abbia potuto dichiarare che anche Candela, De Nicola e Ficarra avessero superato il punteggio minimo di 24 punti previsto per essere inclusi nell’elenco, cosiddetto dei curriculati.

Assessore, né Candela, né De Nicola, né Ficarra potevano giammai raggiungere detto punteggio minimo (altro che superarlo) se ai predetti si fossero rigorosamente applicati i criteri (le famose sette variabili) previsti dalla Commissione di selezione e, perciò stesso, (questa volta sì) rigorosamente applicati per tutti gli altri concorrenti.

Se poi, ai casi incriminati, aggiungiamo che le leggi vigenti prevedono che per la prima idoneità alla nomina di Direttore Generale sono previsti non meno di cinque anni di direzione di Struttura Complessa nella Sanità pubblica, “curricula” e norme alla mano, come può sostenersi che l’attività prestata dal nominato Direttore Generale dott. Calogero Muscarnera (già pubblico dipendente dell’Azienda Ospedaliera di Sciacca per tutto il periodo valutato dalla Commissione di selezione) quale Responsabile del Progetto Servizio Civile dal novembre 2001 al 31 Marzo 2011 possa configurarsi od assimilarsi ad attività di Direzione di Struttura Complessa? Assessore, ci voglia cortesemente chiarire, se lo ritiene, come ciò è possibile, ed in base a quali norme, a quali criteri e a quali provvedimenti amministrativi di riferimento.

Ed ancora: il dott. Giovanni Migliore scrive nel proprio curriculum, dal 03/09/2002 al 15/01/2011 Responsabile Sistema Informativo Aziendale, Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico ‘Paolo Giaccone’ di Palermo, e lo stesso spiega che tale Responsabilità è considerata Struttura complessa dal 03/09/2002 al 30/11/2010 e Struttura Semplice dal 01/12/2010 al 15/01/2011. Bene. Solo una domanda: il Sistema Informativo Aziendale del Policlinico di Palermo è Struttura Complessa o Semplice? Noi, ci creda assessore, non l’abbiamo ancora capito.

Dott.ssa Borsellino, Lei certamente più competente rispetto a noi sprovveduti in diritto sanitario, sa benissimo che la tipologia delle Strutture (Complesse e Semplici) è data esclusivamente dall’Atto Aziendale all’uopo adottato dall’Azienda Sanitaria ed approvato dall’Assessorato Regionale alla Salute. Ed allora?

Nullum crimen sine lege. Significa che un fatto per costituire reato deve essere previsto come tale dal Codice Penale. Noi in tutta la triste vicenda del procedimento di nomina dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Siciliane ci siamo limitati ed attenuti, seppure con dovizia di particolari, ai fatti quale si sono succeduti e consumati. Se questi fatti possono costituire reato, od almeno averne i profili, il relativo accertamento non è di nostra competenza. È di competenza della Procura della Repubblica di Palermo.

Assessore Borsellino, vogliamo essere certi che Lei, allorquando effettivamente (e non senza rispondere, come dichiara l’On. Cracolici) avrà disposto tutti i dovuti e facili accertamenti, rimuoverà ogni e qualsiasi illegittimità.

Diversamente non sapremo più quante navi della legalità dovranno sempre approdare al porto di Palermo per vedere ristabilito l’ordinario rispetto delle leggi e, prima ancora, il rispetto delle semplici intelligenze di tutti i Siciliani.

 


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