Dopo il pensionamento di Alfio Scuto da Palazzo dei marescialli è stato indicato il magistrato etneo. In passato pretore a Ravanusa e Caltagirone, tra gli incarichi ricoperti quello di consigliere della corte di cassazione. Prima appuntamento in agenda fissato per l'apertura dell'anno giudiziario
Nominato presidente corte d’Appello Catania Il Csm sceglie il catanese Giuseppe Meliadò
Sarà Giuseppe Meliadò è il nuovo presidente della corte d’Appello di Catania. La nomina è stata ufficializzata questo pomeriggio dal plenum del Consiglio superiore della magistratura. Il nuovo vertice del distretto etneo occuperà la poltrona lasciata libera da Alfio Scuto, in pensione dallo scorso 31 dicembre. Le domande presentate erano state in tutto 12. Tra queste, quella di Dorotea Quartararo, che attualmente ricopre il ruolo di presidente di sezione di secondo grado, e di Maria Grazia Vagliasindi, giudice del tribunale del riesame che si è occupata del caso dell’omicidio di Loris Stival a Santa Croce Camerina. A provarci era stato anche il presidente dei giudici per le indagini preliminari Nunzio Sarpietro, anch’egli catanese.
Meliadò, originario delle città del Liotro, è entrato in magistratura nel 1981. I primi passi li ha mossi come pretore a Ravanusa, in provincia di Agrigento, e successivamente a Caltagirone. È stato giudice della prima sezione civile del tribunale etneo, pretore del lavoro e consigliere in corte d’Appello. Fino al 2006 ha fatto parte del Csm, ricoprendo anche il ruolo di presidente della nona commissione. Due anni dopo è stato indicato come consigliere delle corte di cassazione. Il nuovo presidente ha già in agenda il primo impegno, quando sabato prossimo aprirà l’anno giudiziario del distretto di Catania.
Prosegue intanto la reggenza di Michelangelo Patanè nel ruolo di procuratore capo facente funzioni. Per il vertice dell’ufficio giudiziario di piazza Verga sono in corsa nove magistrati, tutti siciliani. A giocare in casa i togati Amedeo Bertone e Carmelo Zuccaro.