Una volta ci andava soprattutto chi aveva problemi con l’eroina. Oggi tra gli assistiti ci sono anche i consumatori di cocaina e droghe sintetiche, e perfino i viziosi del videopoker. Negli ultimi 5 anni il Ser.T. (Servizio pubblico per il trattamento delle patologie da dipendenza) è cambiato radicalmente, anche perché è cambiato il mercato della droga. «Il nostro – premette il direttore responsabile del Ser. T. Catania di via Valverde, dottor Paolo Castorina – è un punto di osservazione privilegiato, in quanto siamo costantemente a contatto con i pazienti. Nel 2002, il 79,5% degli utenti che si rivolgevano ai nostri centri aveva problemi con l’eroina come sostanza primaria. Con il passare degli anni abbiamo notato che il numero dei consumatori di eroina è diminuito mentre è aumentato in modo esponenziale quello dei consumatori di cocaina».
Un compito arduo, quello svolto dai medici e dagli psicologi, quotidianamente a confronto con soggetti affetti da patologie complesse che richiedono molta cura e attenzione. «Da gennaio del 2007 – continua il dottor Castorina – si sono aggiunti 45 nuovi pazienti; 23 di questi hanno dichiarato di consumare abitualmente cocaina. E questi dati riguardano solo uno dei tre presidi presenti a Catania. Se riflettiamo sul fatto che la situazione degli altri due Ser.T. è pressoché identica, ci rendiamo conto di quanto il consumo di cocaina sia diffuso». Il fenomeno catanese non è affatto isolato. Il consumo di cocaina è aumentato un po’ dappertutto negli ultimi 5 anni. Secondo l’ultima relazione dell’Osservatorio di Lisbona, si stima che circa 9 milioni di europei abbiano provato la cocaina almeno una volta e fra questi, dai 3 ai 3,5 milioni lo hanno fatto nel corso dell’ultimo anno.
L’aumento del consumo dalle nostre parti ha però, secondo il dott. Castorina, alcune cause specifiche. «La conformazione geofisica dell’Italia e la sua posizione strategica all’interno del bacino mediterraneo favoriscono il traffico in entrata di sostanze stupefacenti. L’aumento dell’offerta, come legge di mercato vuole, porta inevitabilmente alla diminuizione del prezzo. La cocaina, in passato sfizio riservato esclusivamente all’élite, è adesso accessibile anche a chi non gira in Ferrari». Ciò significa che qualsiasi ragazzo di 16 anni, o meno, con 50 euro in tasca, può facilmente spenderli acquistando una dose? Sembra di no. «Sono pochissimi i minorenni in cura presso i Ser.T.; perlopiù ragazzini scoperti dai genitori a fumare lo spinello e segnalati dagli stessi presso le nostre strutture. Un solo caso di minorenne consumatore di cocaina ci è stato segnalato nel 2006». D’altra parte, il consumo di droghe pesanti non esclude quello di hashish e marijuana. «Effettivamente – aggiunge il dottor Castorina – molti consumatori di cocaina sono stati o sono ancora dei consumatori di droghe leggere. Non bisogna quindi sottovalutare neanche quest’altro aspetto del problema».
Il fenomeno più allarmante resta comunque la cocaina. Quali danni provoca al nostro organismo? «La caratteristica della patologia è quella di essere “cronica-recidivante” e cioè quella di alternare periodi di stasi a ricadute pesanti. Nonostante ciò non bisogna sottovalutare i pericoli che l’assunzione anche di una sola dose può arrecare al nostro organismo: gravi lesioni alle cellule del cervello e seri problemi a livello cardiaco». Quali sono le cure che vengono somministrate ai pazienti affetti da questo tipo di patologie? «A differenza dell’eroina, che viene trattata con la prescrizione del metadone (un farmaco molto efficace che agisce nell’organismo metabolizzando il fabbisogno di oppiacei), e attraverso colloqui con gli psicologi, la cocaina prevede un trattamento diverso. Da un punto di vista farmacologico vengono prescritti al paziente dei farmaci con effetti calmanti e purificanti per l’organismo; farmaci che tuttavia non placano il bisogno fisico della sostanza e che hanno un’incidenza sulla guarigione calcolabile intorno al 20%. Il resto sta tutto nella forza di volontà del paziente, aiutato dagli psicologi che molto spesso cercano di coinvolgere parenti e amici del paziente stesso».
Le previsioni, per il futuro, fanno pensare a un aumento dei consumatori. «Oltre alla crescita dell’offerta che pure è una delle cause fondamentali, bisogna anche considerare fattori quali lo spirito di emulazione verso altri consumatori, o anche il risalto dato dai media a personaggi blasonati e di successo che consumano cocaina. E’ facile che scatti nella persona comune l’associazione mentale cocaina-successo. Sono fattori che portano un aumento dei consumatori».
Il dottor Castorina, infine, ci tiene a evidenziare l’assoluta serietà dei Ser.T. e ad invogliare chiunque abbia problemi a rivolgersi presso questi centri: «Sarà assicurata la massima tutela della privacy e il paziente avrà inoltre la possibilità di aprire una cartella anonima».
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