Non poteva non suscitare la reazione dei no muos sicilia quanto accaduto ieri lungo l'asse sigonella-palermo-napoli. Come sappiamo (ve lo abbiamo raccontato qui) ieri, l'assessore regionale al territorio e ambiente, mariella lo bello, ha fatto sapere che è stato impossibile consegnare a mano i documenti di revoca delle autorizzazioni del muos di niscemi alla base militare americana di sigonella. E poi, in serata, dopo tanto silenzio, è arrivata una nota del consolato usa, in cui si sostiene di avere appreso dalla stampa dell'accaduto e in cui si registra una disponibilità a collaborare (almeno così scrivono).
No Muos Sicilia: “Serve un’azione comune, Crocetta porti il caso in Consiglio dei Ministri”
Non poteva non suscitare la reazione dei No Muos Sicilia quanto accaduto ieri lungo l’asse Sigonella-Palermo-Napoli. Come sappiamo (ve lo abbiamo raccontato qui) ieri, l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, ha fatto sapere che è stato impossibile consegnare a mano i documenti di revoca delle autorizzazioni del Muos di Niscemi alla base militare americana di Sigonella. E poi, in serata, dopo tanto silenzio, è arrivata una nota del Consolato Usa, in cui si sostiene di avere appreso dalla stampa dell’accaduto e in cui si registra una disponibilità a collaborare (almeno così scrivono).
Fatti che, nel loro insieme, danno il segnale di quanto la situazione rimanga complessa. Per questo gli attivisti sollecitano il Presidente della Regione siciliana a concocrdare un’azione comune governo-cittadini e a sollevare il caso in Consiglio dei Ministri (lo Stauto siciliano gli riconosce questa facoltà):
“Il Movimento No Muos Sicilia, preso atto di quanto avvenuto ieri presso la base del 41° stormo di Sigonella, constatata l’arroganza usata nei confronti di un inviato del nostro Governo Regionale, pur apprezzando la nota del Consolato Usa in cui lo stesso afferma che “il Governo degli Stati Uniti è impegnato a considerare ogni preoccupazione riguardante il MUOS”, non intravede alcun “segnale distensivo” nel continuo tentativo di inviare all’interno della base di contrada Ulmo, mezzi e materiali destinati al completamento del MUOS” si legge in una nota.
E ancora: “Il Movimento, consapevole che si tratta di un’opinione comune e ampiamente condivisa dai cittadini siciliani, ritiene che la questione debba essere seguita e monitorata attentamente da chi ne ha la competenza: il Governo Regionale, con la collaborazione dell’equipe di medici e tecnici che così prezioso contributo hanno dato, in fase di studio, alle Commissioni Legislative IV e VI riunitesi lo scorso 5 febbraio.
Ritiene altresì che il Presidente della Regione debba far valere le ragioni dei siciliani in Consiglio dei Ministri in cui, per le questioni attinenti la nostra isola, ha facoltà di sedere a pieno titolo. Pertanto il Movimento chiede al Presidente Crocetta un ormai indispensabile e improcrastinabile incontro, onde poter chiarire le proprie posizioni e pensare ad una possibile azione comune fra movimenti civili No Muos e il Governo stesso”.
Insomma, siamo punto e a capo? Intanto a Niscemi sale di nuovo la tensione. Stamattina i manifestanti hanno bloccato l’ingresso della base americana in provincia di Caltanissetta. Nessun incidente. Ma i nervi sono tesi.
Muos di Niscemi, gli Usa rispondono. AllItalia non alla Sicilia
Wikileaks: si scrive Muos si legge La Russa
Muos di Niscemi 1, gli ascari dellUdc si schierano a favore. Il coraggio (ritardato) di Crocetta
Lino Leanza (Udc): i dubbi sul Muos di Niscemi
Manganellate ai No Muos, interviene Crocetta: Sospenderemo i lavori
Manganellate ai No Muos, il volto democratico del governo Monti (e di quello siciliano)
Il caso Muos di Niscemi a Roma, il dottor Strano: Siciliani condannati a morte