Giù le mani dall’ospedale di Taormina. In difesa del nosocomio scendono in strada i sindaci del comprensorio ionico. Hanno deciso di protestare pacificamente per esprimere la propria contrarietà ad ogni tentativo di depotenziamento della struttura. Per questo si sono dati appuntamento per lunedì 19 dicembre alle ore 10 proprio davanti al San Vincenzo.
«Da troppo tempo ormai – ha affermato Danilo Lo Giudice, coordinatore dei gruppi Sicilia Vera e Sud chiama Nord all’Assemblea Regionale Siciliana – assistiamo al tentativo di depotenziare l’ospedale di Taormina attraverso scelte che non guardano all’interesse del territorio e al diritto alla salute dei cittadini. La notizia degli ultimi mesi circa la possibilità di smantellare la cardiochirurgia pediatrica per trasferirla a Palermo è solo l’ennesimo atto di scelleratezza politica che si consuma sulla pelle dei pazienti. Ciò che chiediamo oggi insieme ai sindaci e amministratori del territorio è un atto di responsabilità chiaro e netto. Chiediamo al Governo regionale e dunque al presidente Schifani e all’assessore regionale alla salute Volo di voler pensare a potenziare l’ospedale di Taormina piuttosto che continuare a tagliare servizi e prestazioni sanitarie».
Le preoccupazioni, infatti, riguardano non solo la cardiochirurgia pediatrica ma più in generale diversi reparti già in sofferenza. «I reparti di Urologia, Medicina, Medicina Trasfusionale, Radioterapia e Pronto Soccorso – prosegue – sono privi di primario. Negli anni oltre a subire un depotenziamento alcuni reparti sono stati addirittura chiusi come la Degenza dei Reparti di Ematologia, Nefrologia ed Astanteria, che forniscono solo prestazioni ambulatoriali e in Day Hospital. Per non parlare del Pronto Soccorso che registra continui disagi a causa della mancanza del personale medico infermieristico». Carenze evidenziate dagli amministratori dei territori vicini e che vedono compromessa l’assistenza sanitaria per i cittadini. «I sindaci del distretto socio-sanitario – continua – hanno già messo nero su bianco tutte le insufficienze dell’ospedale che ha un bacino di utenza che coinvolge i Comuni della Valle dell’Alcantara, della Valle dell’Agrò, oltre quelli del versante nord est dell’Etna. Non consentiremo che ancora una volta la politica strumentalizzi un tema così importante come la Sanità per i propri interessi e giochi di poltrone».
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