No al parco eolico a mare tra mazara del vallo e petrosino. Il movimento cinque stelle sicilia e i deputati grillini dellars scendono a fianco delle associazioni ambientaliste per stoppare un progetto che avrebbe un disastroso impatto ambientale e provocherebbe gravi danni allecosistema e allarcheologia sottomarini della zona. Il piano infatti prevede piattaforme per lancoraggio che, tra laltro, andrebbero ad alterare la prateria di posidonia di cui la zona è caratterizzata. Le pale, raggiungendo altezze di 190 metri, potrebbero mettere in pericolo la consistente presenza di avifauna stanziale e migratoria.
No al Parco eolico tra Mazara del Vallo e Petrosino
No al Parco eolico a mare tra Mazara del Vallo e Petrosino. Il Movimento Cinque Stelle Sicilia e i deputati grillini dellArs scendono a fianco delle associazioni ambientaliste per stoppare un progetto che avrebbe un disastroso impatto ambientale e provocherebbe gravi danni allecosistema e allarcheologia sottomarini della zona. Il piano infatti prevede piattaforme per lancoraggio che, tra laltro, andrebbero ad alterare la prateria di posidonia di cui la zona è caratterizzata. Le pale, raggiungendo altezze di 190 metri, potrebbero mettere in pericolo la consistente presenza di avifauna stanziale e migratoria.
Gli “esperti” del mare sottolineano che le peculiarità di questi fondali, la ricchezza del plancton trasportato dalle correnti, la grande ossigenazione, la bassa profondità e la roccia calcarea fanno di questarea sottomarina un piccolo tesoro nel Mediterraneo, uno scorcio di Mar Rosso.
Contro il Parco eolico è già pronto un ordine del giorno che sarà presentato allArs dai deputati 5 Stelle di Palazzo dei Normanni. A dar loro manforte saranno a breve anche i parlamentari Cinque Stelle di Camera e Senato con opportuni atti diretti al presidente del Consiglio e ai Ministri dei Beni Culturali e dellAmbiente.
Il progetto del Parco eolico, delle Ditte Soc. Tre S.p.a., Tozzi Renewable Energy e Soc. Bbc Power s.r.l, prevede linstallazione di 48 aerogeneratori della potenza unitaria di 3,6 Mega Watt, avente ciascuno unaltezza complessiva di 195 metri, di cui 150 circa fuori dallacqua e con rotore del diametro di 120 metri circa.
Per portarlo avanti è prevista per il prossimo 5 giugno una conferenza di servizi indetta dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che mira al rilascio della relativa concessione. In questa sede verranno acquisiti i pareri dei diversi Enti interessati.
Nel 2009, per un caso analogo, il Ministero dellAmbiente ha rilasciato parere negativo in merito allimpatto ambientale e nel febbraio del 2011 è arrivato anche il parere negativo della commissione tecnica Via-Vas (Valutazione di impatto ambientale e Valutazione ambiewntale strategica).
Giustissimo occuparsi delle pale eoliche del mare di Mazara e Petrosdino. ma sarebbe altrettanto importante capire che cosa sta succedendo, in Sicilia, nel settore delle energie alternative. Le notizie che arrivano non sono tranquillizzanti.
Si parla di un personaggio che gira per i Comuni proponendo grandi affari ai Sindaci. Si parla di impianti fotovoltaici di grandi dimensioni in un quadro che non sembra caratterizzato da programmazione. E, soprattutto, sulle energie alternative in Sicilia non cè molta informazione. Come per i 2,1 miliardi del Fondo sociale europeo (Fse) e come per i 2 miliardi del Piano di sviluppo rurale (Psr) si sa poco o nulla.
Su questi tre temi sia nella passata legislatura, sia nei primi sette mesi dellattuale legislatura non ricordiamo molte interrogazioni e interpellanze. Non sarebbe il caso – lo chiediamo non soltanto ai parlamentari di Sala dErcole del Movimento 5 Stelle, ma anche a tutti gli altri deputati dellArs di buona volontà – di fare un po di chiarezza sulle energia alternative in Sicilia?