In migliaia sono arrivati da tutta l'isola e hanno sfilato per quasi cinque chilometri, in una marcia pacifica, colorata e determinata a dire no all'impianto di antenne satellitari in costruzione nel piccolo Comune in provincia di Caltanissetta. Che si è conclusa davanti all'ingresso della base militare Usa, dove si sono alternati interventi di rappresentanti di associazioni, istituzioni e cittadini, accompagnati da canti, striscioni e gesti di protesta. Il tutto presidiato dalla massiccia presenza delle forze dell'ordine. Segui la diretta
Niscemi, oltre seimila al corteo NoMuos Manifestanti pacifici da tutto il mondo
E’ partito intorno alle 15.30 il corteo di manifestanti giunti da tutta la Sicilia e non solo per dire no al Muos, l’impianto in costruzione nella base militare statunitense in contrada Ulmo, a Niscemi. Una marcia pacifica e allegra a cui, secondo le stime, hanno preso parte più di 10mila persone, che hanno sfilato lungo la strada provinciale che collega Niscemi e Caltagirone, circa cinque chilometri, fino all’ingresso principale della base americana in contrada Ulmo in cui dovrebbero sorgere le antenne. I partecipanti, con in testa le mamme e i bambini niscemesi, hanno accerchiato il perimetro dell’area militare, dove si sono alternati interventi da parte di cittadini e rappresentanti di associazioni e istituzioni. Il tutto accompagnato da un massiccio dispiegamento di polizia e carabinieri, pronti ad intervenire in caso di disordini. Che, come si auguravano gli organizzatori, non ci sono stati. Nonostante ultimamente, tra attivisti e forze dell’ordine, la tensione sia salita alle stelle. A mettere in allarme gli agenti, il ritrovamento, nella notte di giovedì, di sassi, chiodi e assi chiodate nelle campagne attorno alla riserva Sughereta.
Ore 19.20: Il corteo sta ormai raggiungendo il concentramento in largo Mascione, dove alle 19.30 inizierà la seconda parte della manifestazione in programma per oggi, con una marcia cittadina lungo il centro storico di Niscemi e che si concluderà con un concerto e altri interventi.
Ore 18.15: I manifestanti stanno pian piano lasciano la base in contrada Ulmo per raggiungere il concentramento in largo Mascione. Il corteo – accompagnato da un massicio dispiegamento di forze dell’ordine, da alcune camionette della polizia e tenuto sotto controllo dai carabinieri in assetto antisommosa che presidiavano l’ingresso dell’aerea militare – ha sfilato pacifico e allegro durante tutto il suo percorso, più simile ad una festa colorata tra musica, canti e striscioni, che ad una manifestazione di protesta.
Ore 18.10: Come ultimo atto della manifestazione davanti alla base, gli attivisti invitano la folla a scrivere su dei palloncini i loro messaggi contro il Muos, per poi scoppiarli in segno di protesta.
Ore 17.55: Fine del momento dedicato agli interventi. Il corteo sta per lasciare l’ingresso della base militare per tornare indietro e concentrarsi nuovamente in largo Mascione, a Niscemi, dove alle 19.30 comincerà la seconda parte della manifestazione. Prima di andare via, tre ragazzi, dai terreni adiacenti alla base, mandano baci a un gruppetto di soldati americani intravisti al di là del reticolato, che rispondono con un saluto.
Ore 17.50: Fischi verso il cielo di Niscemi al passaggio di un elicottero della polizia da parte della folla di manifestanti riuniti davanti all’ingresso della base militare Usa in contrada Ulmo. Ma, al di là di qualche esternazione di disappunto verso le forze dell’ordine, la manifestazione procede pacifica e in tranquillità. «Qui c’è troppo pacifismo, eh», dice un poliziotto scherzando con un collega.
Ore 17.35: Come si apprende da Twitter, numerose sono le manifestazioni di solidarietà agli attivisti NoMuos siciliani che giungono da diverse città italiane, tra cui Milano, Bologna, Napoli e Vicenza. Da quest’ultima arriva anche un anziano rappresentante del movimento No Dal Molin, contro la base Usa nel territorio vicentino, che ha deciso di partecipare al corteo do oggi. «Ho impiegato la mia pensione per essere oggi qui con voi», dice ai manifestanti presenti a Niscemi.
Ore 17.30: Gli attivisti del comitato NoMuos parlano di folla di gente davanti all’ingresso della base Usa di Niscemi. Un manifestante: «Le mamme mi scusino il francesismo: Crocetta, vaffanculo», manda a dire al presidente della Regione. Al corteo, come annunciato, è presente anche l’assessore regionale al Territorio e ambiente Mariella Lo Bello. «Voglio dire che questo da oggi è territorio benedetto. Adesso, dopo la revoca, comincia una nuova fase», sottolinea tra mormorii e qualche fischio.
Ore 17.15: L’intero corteo sta pian piano raggiungendo l’ingresso della base militare americana in contrada Ulmo, a Niscemi, in cui è in costruzione il Muos, l’impianto satellitare di telecomunicazioni statunitense ad altissime frequenze. Parte dei manifestanti si sta disperdendo nei terreni che la circondano. Un gruppo di donne No Tav, urla attraverso le reti della base alla polizia: «Dovreste difenderci e invece siete servi!».
Ore 16.45: Davanti all’area militare in contrada Ulmo, a Niscemi, dove è ormai giunta la testa del grande gruppo in marcia, un manifestante urla «A Risiko jucamu?» in direzione di alcuni poliziotti all’interno della base Usa, lungo il cui perimetro si sta muovendo anche il centro del corteo.
Ore 16.40: La testa del corteo, guidato dalle mamme del comitato No Muos e dai bambini, si muove in direzione dell’ingresso principale della base militare statunitense. Nel frattempo, i manifestanti al presidio cantano «le antenne cadranno giù!» sulle note della sigla del famoso cartone animato Popaye the sailor man, in Italia conosciuto come Braccio di ferro.
Ore 16.30: La manifestazione prosegue pacifica e senza intoppi e la testa del corteo è sempre più vicina alla destinazione. Secondo la polizia presente sul posto, il numero di partecipanti si attesta intorno ai 10mila, come da previsioni iniziali.
Ore 15.55: Al corteo hanno preso parte anche numerose giovani coppie con bambini. «Siamo qui anche per i nostri figli», spiegano. Intanto la marcia – che ha preso il via da poco meno di trenta minuti con circa un’ora di ritardo rispetto all’orario previsto – prosegue lungo il percorso verso l’ingresso della base Usa in cui è in costruzione il Muos.
Ore 15.45: Sono in migliaia le persone che si sono unite al corteo partito dal concentramento in contrada Apa, sulla strada provinciale che collega Niscemi e Caltagirone. Presenti rappresentanti dei partiti Sel e Rifondazione comunista, scout e diverse associazioni tra cui Legambiente, Arci e Lipu, ma soprattutto cittadini e famiglie provenienti da tutta la Sicilia. Durante la marcia, i manifestanti urlano «Un applauso alla Sicilia!».
Ore 15.30: La testa del corteo dei NoMuos è appena partita, ma la folla di migliaia di persone accorse sul posto per prendere parte alla grande manifestazione nazionale non ha ancora finito di raggiungere il concentramento.
Ore 15: A Niscemi si attende la partenza del corteo, che si sta strutturando sulle note di Bella Ciao. Lunga coda per strada per raggiungere il concentramento. In zona sono presenti anche diversi club di motociclisti siciliani. Su Twitter alcuni utenti scrivono di migliaia di partecipanti di tutte le età già pronti a partire.